Da due anni lavorano al front office. Undici contratti non saranno rinnovati

I precari amministrativi dell’azienda sanitaria fermana si occupano della cassa e delle prenotazioni, a Natale saranno disoccupati. Ieri doveva esserci un vertice tra sindacati e Ast, ma è stato annullato.

Da due anni lavorano al front office. Undici contratti non saranno rinnovati

Da due anni lavorano al front office. Undici contratti non saranno rinnovati

È dura la vita dei lavoratori precari, utilizzati per qualche mese e poi sostituiti. Capita a undici coadiutori amministrativi dell’azienda sanitaria fermana, da due anni sono al lavoro al front office, si occupano della cassa, delle prenotazioni all’ingresso dell’ospedale, peraltro diventano i capri espiatori per chi cerca un appuntamento e non lo trova per via delle liste d’attesa infinite. Hanno imparato il lavoro, sono diventati utilissimi, anche molto apprezzati dall’utenza. Peccato che il loro contratto scada con il mese di dicembre, oggi sono in attesa di sapere che sarà di loro, che Natale potranno passare. I sindacati che li seguono spiegano che è assurdo pensare di riassumere altrettanti lavoratori a fine dicembre, per cominciare a formarli da capo, per ripartire col lavoro che chi c’è già sa fare benissimo. Peraltro a dicembre diverse figure di amministrativi andranno in pensione dunque non ci sarà nemmeno il personale utile a seguire i loro primi passi nel front office. Ieri pomeriggio ci doveva essere un confronto tra la direzione dell’azienda di Fermo e la Rsu, per affrontare diverse questioni tra cui questa. Loro, i lavoratori in scadenza avevano chiesto di poter assistere e volevano portare cartelli con richieste precise.

"Ieri in mattinata ci viene ufficialmente comunicato che la riunione è stata annullata, spiega Luigi Emiliozzi della Uil Fpl, abbiamo molto a cuore il futuro di questi colleghi che da circa due anni svolgono diligentemente mansioni di front office quali cassa, accettazione e prenotazioni. Pensare che debbano essere lasciati a casa senza aver maturato una speranza di stabilizzazione, per lasciare spazio ad altrettanti lavoratori che non hanno una formazione specifica per il ruolo che andranno a ricoprire, ed anche loro a tempo determinato, è veramente un’assurdità. Chiederemo un incontro urgente con la direzione Ast Fermana per cercare di scongiurare che undici famiglie passino un Natale pieno di tristezza". Quello del lavoro precario è un problema enorme, per tante persone che non possono accedere a mutui, avere prestiti, progettare un futuro a lunga scadenza: "In questo caso ne va anche del servizio che si offre alla cittadinanza visto che finora davvero c’è stata attenzione e grande competenza. Speriamo davvero di poter risolvere questa situazione al più presto".