ALESSIO CARASSAI
Cronaca

Di Venanzi: "Ospedale e Rsa, non far marcire le vecchie strutture"

La presidente del Comitato per la tutela della salute nei Sibillini si rivolge a Castelli e caldeggia una casa di riposo pubblica .

"Che fine faranno il vecchio ospedale Vittorio Emanuele II e la vecchia Rsa?". Due domande che si è posta Luisa Di Venanzi, presidente del Comitato per la tutela della salute nei Sibillini, che a circa un mese dall’inaugurazione del nuovo ospedale di Amandola del 14 dicembre scorso in località Pian di Contro, invita le istituzioni e in particolare il Commissario per la ricostruzione il senatore Guido Castelli, a fare una riflessione sulle due strutture e su come riqualificarle per renderle nuovamente fruibili alla popolazione della montagna. "Voglio fare delle considerazioni e dare un suggerimento – spiega Luisa Di Venanzi – fuori da qualsiasi opinione o influenza politica. In merito alla struttura del Vittorio Emanuele II, presente dal 1903 grazie a benefattori amandolesi, alla quale innanzi tutto dobbiamo oggi l’esistenza della nuova struttura sanitaria dei Sibillini, credo sia giunto il momento di una dichiarazione ufficiale da parte del Senatore e Commissario straordinario per la ricostruzione onorevole Guido Castelli, sulla destinazione di questa struttura di ben 14.000 metri quadrati. Data l’esistenza di una precisa ordinanza commissariale, la n. 37, fatta a suo tempo dal Commissario straordinario Errani, è doveroso provvedere in merito. Inoltre voglio suggerire di non far marcire neanche la struttura antisismica, eretta con molti soldi dei contribuenti nel 2008, e destinata alla ex Rsa, provvista di centrale a biomassa, che poteva da tempo essere stata già ristrutturata con una spesa risibile, destinandola oggi ad una casa di riposo pubblica per anziani. Cosa questa che con una volontà politica già avrebbe potuto essere realizzata a beneficio della popolazione anziana locale". Due strutture su cui anche il sindaco Adolfo Marinangeli aveva espresso alcune ipotesi, tutte però per una riconversione a servizi socio – sanitari – assistenziali.

a.c.