Realtà scolastiche enormi e profondamente complesse e diverse tra loro, gestite da un solo dirigente. È il quadro che si delinea nel mondo della scuola per il dimensionamento degli istituti scolastici e delle dirigenze, nelle Marche, nel giro di qualche anno, potrebbero ‘saltare’ fino a una trentina di presidi mentre già dall’anno 20242025 sono previsti tagli che riguarderanno Fermo e le scuole con meno di 600 studenti. Sono già a reggenza il liceo artistico Preziotti e l’Ipsia Ricci, nel calderone finirebbero anche il Carducci Galilei e il liceo classico che pure oggi ha la reggenza di Stefania Scatasta, preside anche del Montani. L’autonomia si mantiene oltre i 600 studenti, la Regione dovrà elaborare un piano ma già se n’è parlato con la giunta regionale, le Province, Usr Marche e sindacati, e dai quali è emerso che, secondo le indicazioni arrivate da Roma, nelle Marche sono 19, complessivamente, i dirigenti da ‘tagliare’ nel prossimo anno scolastico. Per Ascoli e Fermo, intesa come provincia amministrativa, all’ultimo summit era presente il segretario generale Flc Cgil, Enzo Di Vita che spiega come secondo le nuove previsioni anche i centri per l’istruzione degli adulti sarebbero tutti concentrati sotto la direzione di Macerata, con Ascoli e Fermo.
"Al momento, si discute sulla fusione di quattro istituti di Fermo che sono il Preziotti-Licini e il liceo classico da una parte e il Carducci-Galilei e l’Ipsia Ricci dall’altra, a partire dall’anno scolastico 20242025, spiega il sindacato, si vocifera anche di una possibile fusione tra l’Isc di Petritoli e l’istituto comprensivo Betti di Fermo, il che significa un unico dirigente per 1.300 alunni su plessi sparsi in sette comuni diversi. Da parte della Cgil c’è contrarietà assoluta a operazioni di questo tipo: la proposta che abbiamo fatto è di mantenere per il prossimo anno scolastico l’esistente".