È morta dissanguata. L’arresto lo scorso 9 aprile

La data del decesso risale ai giorni a cavallo tra marzo e aprile

È morta dissanguata. L’arresto lo scorso 9 aprile

È morta dissanguata. L’arresto lo scorso 9 aprile

E’ il 9 aprile scorso quando il cadavere della 22enne francese Auriane Laisne viene trovato in una chiesetta abbandonata nei boschi di La Salle, in Val d’Aosta. Tempo 24 ore e la gendarmerie francese arresta a Lione Sohaib Teima, 21 anni, nato a Fermo da padre egiziano e madre morocchina. Il ragazzo, che ha tre cittadinanze, italiana, egiziana e marocchina, da un anno e mezzo vive in Francia per studiare odontoiatria all’università di Grenoble. Teima è sospettato di aver ucciso la ragazza a coltellate. A farlo finire nel mirino degli investigatori sono principalmente alcuni testimoni, che lo avrebbero visto insieme alla vittima in Val D’Aosta, nella zona di La Salle, nei pressi del villaggio abbandonato di Equilivaz dove si trova l’ex chiesetta teatro dell’omicidio. Anche alcune immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona, acquisite dagli inquirenti, hanno immortalato la coppia in quei luoghi. I due stanno facendo ‘urbex’, un modo tutto nuovo di turismo, molto in voga tra i giovani, che consiste nella ricerca di borghi abbandonati, e in esplorazioni per avventurarsi in strutture ed edifici in rovina. Gli inquirenti si convincono subito che alla base dell’omicidio ci siano motivi di gelosia e il pm di Aosta parla chiaramente di femminicidio.

C’erano stati degli screzi tra i due: lei aveva denunciato il ragazzo per maltrattamenti verbali e lui a sua volta aveva denunciato la vittima per la sottrazione di un telefonino. I risultati dell’autopsia lasciano pochi dubbi: la 22enne francese è stata colpita frontalmente al collo e all’addome con un coltello. È escluso che si sia auto provocata le ferite. Il decesso, che risale ai giorni a cavallo tra marzo e aprile, è stato causato da un’emorragia: in pratica la ragazza è morta dissanguata. Teima dal carcere si dichiara innocente e completamente estraneo a qualsiasi tipo di violenza subito dalla sua ex fidanzata e spiega di essere stato lui a lasciarla dopo aver capito che non era la persona giusta, quindi di non esser ossessionato dalla gelosia.

Nel frattempo Il 21enne di origini egiziane viene condannato in Francia per i presunti maltrattamenti sulla vittima, avvenuti quando avevano ancora una relazione. Nel corso del processo, però, il presidente della Corte si rifiuta di accogliere le prove che scagionerebbero Teima, in quanto non tradotte in francese ma scritte in lingua inglese, la stessa che i due giovani utilizzavano per comunicare tra loro.

fa. cast.