Ecco lo ’Smart Village’. Assistenza domiciliare con le ultime tecnologie: "Sperimentazione al via"

Individuate 150 persone ultra 70enni: dalla medicina alle necessità individuali

Ecco lo ’Smart Village’. Assistenza domiciliare con le ultime tecnologie: "Sperimentazione al via"

Ecco lo ’Smart Village’. Assistenza domiciliare con le ultime tecnologie: "Sperimentazione al via"

L’idea era partita circa 7 anni fa, dopo gli opportuni screening che hanno portato ad individuare 150 persone ultra 70enni dell’entroterra Fermano, partirà nel 2024 l’anno di sperimentazione dello ‘Smart Village’. Lo ‘Smart Village’ è progetto unico nelle Marche che punta allo sviluppo di nuovi modelli di assistenza socio-sanitaria domiciliare basata su tecnologie innovative, l’obiettivo migliorare la qualità della vita delle persone più avanti negli anni, offrire una prima assistenza e contestualmente alleggerire i costi del sistema sanitario tradizionale. Al progetto aderirono inizialmente i comuni di: Monte Vidon Corrado (capifila), Belmonte Piceno, Servigliano, Montegiorgio, Massa Fermana, Falerone, Montappone, Monteleone di Fermo, Ortezzano; per il maceratese Mogliano e Petriolo; a cui si sono aggiunti altri soggetti: Università Politecnica delle Marche, Ambito Sociale XIX, Inrca, Gal Fermano, medici di medicina generale e l’Ast. Ieri presso DemoLab allestito a Belmonte Piceno, è stato annunciato il lancio della fase sperimentale.

"Sette anni fa ci siamo uniti intorno ad un progetto che vuole migliorare le condizioni di vita di persone auto sufficienti con età sopra i 70 anni – spiegano Ivano Bascioni e Giuseppe Forti, rispettivamente sindaco di Belmonte e Monte Vidon Corrado – ed allo stesso tempo creare un modello sostenibile socio – sanitario". Oltre ai relatori, hanno offerto una dimostrazione i giovani ingegneri dell’Università Politecnica, squadra capitanata da Agnese Bronzini e dal professor Michele Germani. "Ogni utente segue uno screening, che oltre all’aspetto socio sanitario con visite specialistiche, valuta le necessità individuali. Quindi vengono realizzati supporti personalizzati per agevolare la vita delle persone. Il periodo di sperimentazione servirà appunto ad ottimizzare i sistemi per rendere pienamente operativi". Ad esempio è stata presentata Rebecca, un robot che oltre ad offrire informazioni utili, può fare un semplice screening di salute, i dati vengono poi inviati in digitale ai sistemi di controllo. Ci sono dispositive per accompagnare chi soffre di Alzheimer: un riconoscimento facciale per ricordare il nome degli individui, oppure prendere una determinata pasticca ad una determinata ora. Secondo una stima, un programma di questo tipo potrebbe essere avviato in forma privata al costo di 250-300 euro mensili. "Il Gal Fermano ha subito sostenuto questo progetto – spiega Rocco Corrado – e valutate le potenzialità, i Gal delle Marche, attraverso un finanziamento di ulteriori 500.000 euro estenderà questa fase sperimentale anche per altri 160 soggetti, nei comuni del cratere dell’Anconetano, Maceratese e Ascolano. L’obiettivo neo prossimi due anni è quello di arrivare a trattare 500 anziani".

Alessio Carassai