Ennesimo furto al negozio: "Ora siamo alla frutta"

Il titolare del locale lungo la Statale: "Mi hanno fatto duemila euro di danno per portarsi via un altoparlante e pochi spicci dalla cassa".

Ennesimo furto al negozio: "Ora siamo alla frutta"

Ennesimo furto al negozio: "Ora siamo alla frutta"

"Siamo arrivati alla frutta": Roberto Cerquozzi e il suo negozio di ortaggi e zafferano ‘P’Orto franco’, lungo la Statale a pochissima distanza dalla piazza centrale, completamente devastato durante la notte Circa 2mila euro di danni (se bastano) per un ‘bottino’ di 20 euro. "Dopo essere stati ‘visitati’ altre due volte nel corso dell’ultimo anno e mezzo, dopo tre tentativi di furto andati a vuoto, abbiamo deciso di lasciare sempre qualcosa in cassa e di lasciarla aperta così almeno evitiamo che danneggino pure quella" commenta Cerquozzi.

Il furto dovrebbe essere accaduto la notte scorsa, verso le 4,30, ma il titolare del punto vendita diretta di frutta e verdura, è stato allertato intorno alle 7,30, dal macellaio suo vicino di negozio, "anche lui ha subito un furto un paio di settimane fa". Il vetro blindato della porta (anch’essa forzata) è stato scardinato e mandato in frantumi, il negozio è stato messo a soqquadro "ma, a parte un altoparlante bluetooth (circa 10 euro di valore) e i pochi spicci non è stato toccato nient’altro". Sul posto, agenti di polizia e la scientifica. "Anche altre attività di questa zona sono state vittime di furti, sempre di piccola entità rispetto ai danni provocati, tant’è che alcuni hanno cominciato a proteggersi mettendo dei cancelletti blindati. E adesso dovrò cominciare a pensarci anche io" dice Cerquozzi. L’ipotesi è che, anche stavolta, ad agire possano essere stati soggetti che bazzicano nei paraggi e che si accontentano dei soldi sufficienti per una dose di stupefacente. "Nessuna polemica, ma è sotto gli occhi di tutti il degrado sociale che esiste in questa zona, peraltro centrale" aggiunge. Il riferimento è a situazioni più volte segnalate in quella parte del Borgo Marinaro nord: i fenomeni di spaccio a tutte le ore da parte di gente che vive in zona, il viavai di chi viene a ‘rifornirsi’ da fuori città, il trambusto notturno che mina la sicurezza di residenti e commercianti. Uno stato di cose che non nasce oggi, che non è criminalità, ma degrado sociale che va attenzionato e affrontato con interventi funzionali a una situazione borderline.

"Come cittadini non possiamo fare nulla – conclude Cerquozzi – ma andrebbe creata un’occasione di confronto serio tra noi e l’amministrazione".

Marisa Colibazzi