Era accusato di spaccio di droga. La corte lo assolve dopo sette anni

E’ finita l’odissea giudiziaria di Edoardo Politelli, ex gestore dello Juventus club di Porto Sant’Elpidio al cui interno furono trovati soldi e ingenti quantità di droga. Condannato in primo grado, l’Appello gli dà ragione .

Era accusato di spaccio di droga. La corte lo assolve dopo sette anni

Era accusato di spaccio di droga. La corte lo assolve dopo sette anni

Era stato condannato in primo grado a quattro anni e otto mesi di reclusione perché accusato di essere uno dei principali canali di rifornimento di droga nel territorio e, nonostante le sue origini partenopee, aveva incentrato la sua attività illecita nello Juventus club di Porto Sant’Elpidio, di cui era il gestore. A distanza di sette anni dal suo arresto, però, la Corte d’Appello gli ha dato ragione ed è stato assolto. E’ finita così l’odissea giudiziaria di Edoardo Politelli, 43 anni, residente a Porto Sant’Elpidio, finito sotto processo per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fine di spaccio. Soddisfatti all’uscita dall’aula l’imputato e il suo legale, l’avvocato Massimo Di Bonaventura. "La Corte d’Appello – spiga Di Bonaventura – ha condiviso la nostra linea difensiva basata sulla mancanza di elementi concreti sia per quanto riguarda la sua effettiva gestione del circolo, sia per la presenza di Politelli all’interno dei locali, che era saltuaria. Il punto essenziale, però, riguarda le chiavi dello Juventus Club, che non erano in possesso del mio assistito ma di ben altri 50 soci, così come è stato confermato dai testimoni. Inoltre, abbiamo dimostrato che al ripostiglio, dove era stata rinvenuta la droga, avevano accesso tutti i frequentatori del circolo, quindi chiunque avrebbe potuto mettercela". La polizia, dopo un appostamento, aveva rinvenuto nello Juventus Club tre etti di cocaina purissima, mezzo chilo di hashish e mezzo chilo di marijuana. L’attività d’indagine era iniziata nel 2017, quando i poliziotti avevano ricevuto alcune soffiate secondo cui Politelli era divenuto uno dei principali canali di rifornimento di sostanze stupefacenti per gli assuntori di droga nel territorio e così avevano predisposto un servizio di appostamento nei pressi del circolo ricreativo gestito dal 43enne, peraltro presidiato con un buon impianto di videosorveglianza.

Nel corso dell’appostamento, approfittando del fatto che la porta era rimasta socchiusa per l’arrivo di un socio, gli agenti erano riusciti ad irrompere all’interno del locale, dove era stata eseguita una perquisizione volta alla ricerca di stupefacenti. L’attività aveva consentito di rinvenire e porre sotto sequestro, oltre ad una somma di denaro pari a circa 2500 euro, anche 300 grammi di cocaina purissima, suddivisa in 5 involucri, circa 500 grammi di marijuana, suddivisa in 3 involucri, 500 grammi di hashish e l’immancabile bilancino di precisione. I poliziotti avevano esteso la perquisizione all’abitazione di Politelli, dove erano stati rinvenuti e posti sotto sequestro, altro denaro e una macchina per il sottovuoto, verosimilmente utilizzata per il confezionamento degli involucri contenenti le sostanze stupefacenti. La droga una volta immessa sul mercato avrebbe fruttato circa 100.000 euro. Al termine dell’operazione il 43enne, che si è sempre dichiarato estraneo ai fatti, era stato rinchiuso nel carcere di Marino del Tronto.

Fabio Castori