Fermana, mister Mosconi a testa alta : "Sono orgoglioso di quanto fatto"

Il tecnico dopo la retrocessione: "Io ci ho rimesso soldi veri. E anche i ragazzi hanno fatto tanti sacrifici" .

Fermana, mister Mosconi a testa alta : "Sono orgoglioso di quanto fatto"

Fermana, mister Mosconi a testa alta : "Sono orgoglioso di quanto fatto"

A Fermo è tempo di analizzare dopo la retrocessione. Dopo la sconfitta contro il Pescara nell’ultima partita della stagione, ci ha pensato il mister Andrea Mosconi ha dare una traccia: "Epilogo amaro. Abbiamo tenuto in vita un sogno a cui nessuno credeva, facendo punti importanti contro squadre che lottavano per i playoff. Eravamo ultimi fino a 8 giornate dalla fine ma ci abbiamo creduto grazie ai ragazzi. Nessuno avrebbe buttato un centesimo per giocarsi così quest’ultima partita. Abbiamo cavalcato questa visione con lavoro e umiltà. Bisogna dare merito alla squadra. Abbiamo sbagliato qualcosa ma fa parte del calcio. Non va dato atto a me, ma al gruppo. Dispiace per la società e per il pubblico. Ma per me non siamo retrocessi stasera. Nel calcio non bisogna giocare con la calcolatrice". Dopo l’esonero di Protti, mister Mosconi ha portato un evidente cambiamento all’interno della squadra, soprattutto a livello mentale. La sua media punti è di gran lunga superiore a quello dei suoi due predecessori. "Quando sono arrivato, la visione di lottare ancora in campo la vedevamo solo io, i ragazzi e il direttore Andreatini. Erano venuti da me i vari Giandonato, Misuraca e Malaccari a dirmi che questa squadra aveva possibilità di riprendersi e di giocarcela fino alla fine. Sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto. Ce la siamo giocata con tutti da uomini veri. Ci abbiamo messo la faccia e loro potevano benissimo avere un altro tipo di comportamento. Hanno dato forza a me e io nel mio piccolo credo di averla data a loro". Il mister l’aveva detto che non era arrivato per fare il funerale alla Fermana: "Io potevo stare tranquillamente a casa, ma per venire ad allenare la Fermana ci ho rimesso soldi veri. E anche i ragazzi hanno fatto tanti sacrifici durante l’anno per aiutare i più giovani. Va dato merito non a questi giocatori, a questi uomini veri. Abbiamo creato una visione solo nostra. Poi ci vuole coraggio e attaccare sempre come abbiamo fatto, siamo arrivati fino alla fine. L’avevo detto sin dall’inizio che ci voleva sinergia da tutte le parti. Invece quando si è perso una partita ho visto che c’è stato divertimento nello sparare. Ma alla fine dei conti, noi andiamo via, ma la Fermana resta dei tifosi. Loro sono quelli che soffriranno sempre". Dopo la retrocessione è intervenuto anche il direttore sportivo Andreatini: "Da dentro so quanto siamo stati male nel momento in cui non venivano i risultati. Quando eravamo lanciati per altri discorsi, è successo qualcosa che non ci aspettavamo. Ma quando giochi sempre con l’obiettivo di vincere senza sbagliare è difficile. I ragazzi non hanno mai tirato indietro la gamba. Oggi sono dispiaciuto e me lo porterò dietro per tanto tempo. I ragazzi non meritavano questo, come la società".

Filippo Rocchi