PAOLA PIERAGOSTINI
Cronaca

Fiaccolata per Giuseppe Lenoci: "Ingiusto morire a 16 anni"

La zia del ragazzo scomparso un anno fa in un incidente stradale durante l’alternanza scuola lavoro: lo ricorderemo con i genitori e gli amici

Giuseppe Lenoci

Giuseppe Lenoci

Fermo, 20 gennaio 2023 – Alla vigilia del primo anniversario di morte di Giuseppe Lenoci, lo studente di 16 anni di Monte Urano che ha perso la vita il 14 febbraio scorso durante l’alternanza scuola lavoro, sua zia Angela e la famiglia organizzano un pomeriggio di ricordo. Angela fa appello affinché questa morte, come quella di altri giovani colpiti dallo stesso destino, non sia mai considerata un incidente e venga fatta giustizia sul caso. Giuseppe frequentava il centro di formazione Artigianelli e stava svolgendo l’alternanza scuola lavoro in una ditta di termoidraulica del Fermano. È morto a Serra de Conti, nelle ore di stage, quando si trovava a bordo di un furgone condotto da un dipendente della stessa ditta di termoidraulica, finito fuori strada.

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C’era un legame speciale tra lei e suo nipote Giuseppe?

"Sì, molto speciale. Sono la sua madrina di battesimo. Vivo in Puglia con la mia famiglia, ma ci sentivamo e vedevamo costantemente. Lui amava raggiungermi a Loconia, dove risiedo. E’ un borgo di 40 abitanti e ogni volta gli chiedevo: ‘Ma non ti annoi qui?’ lui rispondeva, ‘No zia, qui ci siete voi’. E io ero felice".

L’ultimo ricordo che ha di lui? "Abbiamo trascorso insieme il Natale che ha preceduto la sua morte. Poco prima dell’avvenuta tragedia avevo inviato sul suo cellulare un video realizzato con tutte le nostre foto. Non ha avuto il tempo di visualizzarlo". Come sta vivendo questo tempo senza di lui? "Mantenendo fede alla promessa che ho fatto davanti alla porta dell’obitorio" Ci vuole spiegare?

"Non ho avuto le forze di entrare nella camera ardente quei giorni che hanno preceduto i funerali. Nonostante non abbia varcato quella soglia, ho promesso a Giuseppe che sarei stata vicina alla sua famiglia e che avrei lottato con tutte le mie forze per avere giustizia sulla sua morte ingiusta sotto ogni aspetto".

Ce ne dica alcuni di questi aspetti a cui si riferisce.

"Il primo: non si può lasciare un figlio in un istituto scolastico e sentirsi comunicare la sua morte a cento chilometri da casa. Cosa doveva imparare mio nipote quel giorno? Il secondo: gli studenti dell’alternanza scuola lavoro non sono pacchi postali. Terzo: dalla voce della politica nazionale ho sentito dire ‘non si strumentalizzano le morti dell’alternanza scuola lavoro’. A nome di mio nipote e degli studenti morti come lui, a questa voce rispondo: chi strumentalizza cosa e chi?"

Come è organizzata la giornata del 14 febbraio?

"A Monte Urano verrà organizzata una fiaccolata e celebrata una messa. Sarà un pomeriggio in onore alla vita di Giuseppe affinché la sua morte sia ricordo del dono di averlo avuto accanto e contemporaneamente sarà testimonianza di coraggio della nostra famiglia e di tutte quelle offese dall’ingiustizia di ogni morte che poteva essere evitata".

Il 10 febbraio verrà comunicato il programma della giornata commemorativa. Cosa si sente di dire intanto?

"A voi giornalisti e alla gente: non spegnete le luci dell’attenzione sulla morte di mio nipote e sui giovani colpiti dallo stesso destino affinché nessuna famiglia più pianga questo dolore ingiusto".