Folle raptus di gelosia: le offese e la violenza sulla fidanzata

Aggressione per gelosia a Porto Sant'Elpidio: uomo insulta e percuote la compagna straniera. Polizia interviene e emette provvedimento di ammonimento. Vittima informata sui centri antiviolenza, aggressore sul percorso di recupero.

Folle raptus di gelosia: le offese e la violenza sulla fidanzata

Folle raptus di gelosia: le offese e la violenza sulla fidanzata

Folle di gelosia l’ha prima apostrofata con frasi offensive e per poi aggredirla. E’ accaduto alcuni giorni fa quando i poliziotti della squadra volanti e dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico sono intervenuti, su richiesta di una ragazza di origini straniere, in un appartamento situato a Porto Sant’Elpidio, dove risiede un sua amica. Nella fattispecie la giovane è riuscita a contattare il numero di emergenza mentre era in atto un’aggressione da parte del compagno elpidiense che, in preda ad un incontrollabile raptus di gelosia, ha iniziato ad offenderla con frasi ingiuriose per poi percuoterla storcendole le dita della mano. Nel corso della lite era presente l’amica della ragazza, che ha fornito una completa descrizione dei fatti avvenuti. Per questo motivo l’ufficio specializzato della Divisione anticrimine, previo nulla osta dell’autorità giudiziaria, ha avviato una rapida istruttoria che si è conclusa con la proposta al questore del provvedimento di ammonimento. Emessa la misura di prevenzione dell’ammonimento del questore, i poliziotti hanno provveduto ad illustrare all’ammonito e alla vittima, attraverso un interprete, gli effetti e le conseguenze della misura di prevenzione precisando che il provvedimento, ove violato, determina la procedibilità d’ufficio. La vittima, come previsto dalle linee guida, è stata convocata presso gi uffici della questura, dove le è stato comunicato della presenza di centri antiviolenza presenti sul territorio provinciale e di tutte le forme di tutela previste per le vittime di episodi di violenza di genere. L’ammonito è stato invece informato della possibilità di rivolgersi a titolo gratuito ai servizi sociali comunali o a centri specializzati presenti sul territorio, come previsto dal protocollo "Zeus", per intraprendere un percorso di recupero dei maltrattamenti e di riabilitazione del proprio vissuto.

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