Fotovoltaico lontano dal biologico: "Assurda regola della Regione"

Doglioni di Partito popolare: "Occasione persa, gli impianti green non portano nessun danno"

Fotovoltaico lontano dal biologico: "Assurda regola della Regione"

Fotovoltaico lontano dal biologico: "Assurda regola della Regione"

Nel Consiglio regionale delle Marche dello scorso 19 marzo sono state approvate le nuove norme in materia di ‘Realizzazione di impianti fotovoltaici’, ma secondo i rappresentanti del ‘Partito Popolare del Nord’, è stata un’occasione sprecata visto che non offre opportunità né al mondo agricolo né tantomeno al sistema della produzione energetica.

"In un momento magico per dare un reddito agli agricoltori marchigiani, schiacciati continuamente da concorrenza sleale e norme assurde – spiega Lodovico Doglioni, membro del Consiglio Federale – ecco che appare una legge regionale che vieta l’installazione di impianti fotovoltaici nelle zone biologiche o Doc della regione".

"Una domanda – prosegue Doglioni – sorge spontanea: i pannelli fotovoltaici rilasciano forse sostanze tossiche per cui è auspicabile non utilizzarli in terreni pregiati? Oppure non si vuole coprire la differenza tra consumo e produzione elettrica che nelle Marche è del 70%, ovvero pari a oltre 5.283 GWh, secondo quanto indicato dall’Università Politecnica delle Marche?"

Queste le premesse di Doglioni prima di addentrarsi in temi più tecnici. "La Regione – continua Doglioni – dovrebbe invece cercare di coprire le proprie necessità energetiche visto che il 70% lo prendiamo da altri e questo significa creare almeno 5.000 impianti da 1Mw, e non abdicare alle proprie responsabilità dicendo di attendere le norme nazionali".

Questa per Doglioni "è l’ennesima occasione persa di un Consiglio regionale senza coraggio che non agevola la transizione energetica. Ma non considera neppure le istanze degli agricoltori che con questa legge regionale non possono più beneficiare dei contributi Pnrr in arrivo con il Decreto Agrivoltaico se non decidendo di eliminare le Doc, Dogc, biologico e Igp dai propri terreni. Visto che questo Consiglio regionale è fortemente avverso alle rinnovabili, come sopperire per sopperite alle nostre necessità energetiche dovremo realizzare almeno una centrale nucleare, ma dove? E il coraggio che manca per attuare quanto sottoscritto in termini di riduzione di emissioni climalteranti ancora una volta cade sulle spalle dei cittadini marchigiani che perdono così una altra occasione per essere più forti e competitivi".

a.c.