"Gli attentati al verde non si contano più"

Franco Paci, portavoce del Comitato: "Ma quale sostituzione degli alberi abbattuti, si chiudono le buche che ospitavano le piante"

"Gli attentati al verde non si contano più"

"Gli attentati al verde non si contano più"

Pur prendendo tristemente atto che i suoi reiterati e disperati appelli in difesa delle piante non trovano udienza nei pubblici amministratori, il comitato per la salvaguardia del viale Cavallotti e del verde di Porto San Giorgio fa capire che non ha nessunissima intenzione di mollare e che continuerà a vigilare affinché termini lo sterminio di quelle che costituiscono il patrimonio d’eccellenza per la città di Porto San Giorgio. Il portavoce del Comitato, dottor Franco Paci, dichiara: "Gli attentati al verde cittadino non si contano più. Vani restano i tentativi di farne capire l’assoluta importanza sia sul piano ambientale che su quello urbano. Certo è che se ci fosse la volontà di procedere con la sostituzione di alberi abbattuti, non si sarebbe proceduto con la chiusura delle buche dedicate ad ospitarli". In effetti l’impegno di ripiantare e di farlo sulla stesso sito in cui è venuto a mancare un albero sembra restare una pia illusione, una bugiarda dichiarazione nei comizi elettorali. Nello specifico Il dottor Paci fa riferimento al fatto che non solo non sono stati ripiantati dei pini molto belli ma che su quella che era la loro sede è stata effettuata una gettata di cemento. Secondo lui, continuano inesorabili gli attacchi agli alberi e all’ornato della città: "Non contenti abbastanza di procedere con gli abbattimenti, ora si registra il tentativo di far persino dimenticare ai più distratti dove si trovavano gli alberi abbattuti. E’ accaduto due giorni fa in Viale della Vittoria, nel rione Marina, parte più antica della città moderna, di fronte ai campi da tennis. Abbiamo sperato per tanto tempo che si fosse proceduto alle ripiantumazioni di quei pini che per varie ragioni, tutte opinabili, erano stati eliminati ma la realtà si è dimostrata ben diversa: le buche in cui c’erano ancora le basi dei tronchi abbattuti, anziché essere riutilizzate per il necessario ripristino del pubblico ornato, sono state eliminate con colate di cemento. A chi fa finta di non vedere, e sono in molti oltre agli amministratori, è bene ricordare che la città sta perdendo tutta la bellezza che ancora manteneva e che ne faceva un luogo piacevole e raro, tanto da essere scelta da un turismo a dimensione umana. Questa ennesima triste vicenda, testimonia che la cura e il bene della città non sono obiettivi prioritari per le varie amministrazioni. Confidiamo nel fatto che chi verrà in futuro vorrà rompere quel cemento per ripristinare il segno più importante dell’ornato pubblico di Porto San Giorgio.

Silvio Sebastiani