Gli effetti del maltempo "Mancano i prodotti della Romagna" Si punta su altri mercati

Gli agricoltori della zona parlano di una situazione di incertezza legata all’alluvione che ha devastato e messo in ginocchio tante province del centro Italia: "Serve un intervento della politica".

Gli effetti del maltempo  "Mancano i prodotti  della Romagna"  Si punta su altri mercati

Gli effetti del maltempo "Mancano i prodotti della Romagna" Si punta su altri mercati

di Paola Pieragostini

Il danno causato dall’alluvione alle piantagioni frutticole dell’Emilia-Romagna ricade anche sui maggiori imprenditori agricoli della Valdaso, che ad oggi definiscono ‘incerta’ la condizione economica dell’imminente futuro. In modo particolare, a risentire della situazione, sono i grandi produttori e commercianti di frutta impegnati contrattualmente nella consegna alla grande distribuzione, per soddisfare la quale integrano le proprie produzioni a quelle della Romagna, da sempre cuore della produzione frutticola italiana.

A parlarne sono Simone Concetti dell’omonima azienda agricola, situata a confine tra Monterubbiano e Montefiore dell’Aso e Paolo Acciarri dell’azienda agricola Fratelli Acciarri di Ortezzano. "Avendo contratti da rispettare nella consegna di frutta a più supermercati anche fuori regione – spiega Concetti – nei brevi periodi in cui la nostra produzione frutticola non è sufficiente a coprire le richieste oppure la maturazione di certe varietà non corrisponde alle esigenze temporali del fabbisogno del momento, ci rivolgiamo da anni ad una grande azienda di Forlì per l’acquisto e la rivendita di frutta mancante. Si tratta di rapporti consolidati negli anni, basati sul rispetto delle reciproche condizioni ravvisabili in elevati standard qualitativi affini alla nostra produzione e in equilibrio di costi di acquisto e rivendita. L’alluvione ha cambiato tutto, in quanto l’azienda in questione è stata sommersa dall’acqua. Cercheremo di risolvere la situazione rivolgendoci ad altre aziende, probabilmente del sud. Ma questa proiezione crea il timore di squilibri di bilancio, dati dalla carenza di prodotti con conseguenti aumenti di costi all’acquisto all’ingrosso che potrebbero non avere congruo riscontro alla vendita".

Lo stesso timore è condiviso da Paolo Acciarri, che fa appello a non creare allarmismi generali che potrebbero essere infondati e deleteri per il commercio della frutta. "Il problema della carenza di produzione frutticola legato all’Emilia Romagna – dice Acciarri anche lui con la sua azienda impegnato nella grande distribuzione – si unisce alle criticità della stagione primaverile che abbiamo affrontato fino ad ora. Non è in discussione la qualità del prodotto che verrà offerto ma la minor quantità di produzione frutticola. Un fattore che potrebbe influire sui costi di acquisto all’ingrosso e prezzi di rivendita che non possono certamente ricadere sul consumatore finale anche per evitare che sia scoraggiato all’acquisto di frutta. L’azienda Fratelli Acciarri da sempre basa i suoi contratti di fornitura su un alto standard qualitativo da raggiungere anche con tecniche innovative di coltivazione. Credo pertanto che sia necessario un intervento politico regionale che valuti le perdite economiche a sostegno dello sviluppo dell’agricoltura che periodicamente si trova ad affrontare ostacoli non indifferenti".