I cantieri per i nuovi ospedali. Amandola vede la luce, Fermo no

Si è riunito il gruppo tecnico dell’Ast per definire ulteriori dettagli nell’iter di realizzazione

I cantieri per i nuovi ospedali. Amandola vede la luce, Fermo no

I cantieri per i nuovi ospedali. Amandola vede la luce, Fermo no

Due cantieri che cambieranno il volto della sanità fermana. Sono i cantieri per la costruzione dei nuovi ospedali di Amandola e di Fermo, più avanti il primo, quasi in via di apertura, meno pronto il secondo per il quale non ci sono ancora notizie su arredi e strumenti. La Regione fa sapere di proseguire spedita nel lavoro per la realizzazione dei due nuovi ospedali del Fermano, anche ieri mattina, infatti, l’Ast di Fermo, nello specifico con il suo gruppo tecnico di lavoro, si è riunita per definire ulteriori dettagli nell’iter di realizzazione complessiva dei due nosocomi. Il direttore Roberto Grinta spiega che il focus è stato soprattutto sull’ospedale di Amandola, con scadenza temporale di ultimazione lavori più ravvicinata: "Nel corso della riunione del gruppo di Lavoro, costituito da ottimi professionisti dell’Ast che si interfacciano costantemente con la direzione lavori Rup, sono stati definiti passaggi tecnici molto importanti per entrambe le due nuove strutture sanitarie. Per ciò che concerne l’ospedale dei Sibillini, grazie alla Regione, l’Ast di Fermo ha già avviato l’iter propedeutico all’acquisto di una Tac, che si concretizzerà entro marzo/aprile, due diagnostiche Rx, due ecografi, un ortopantomografo, i ’Testa letto’, la cucina, la mensa e la Hall per l’entrata principale dell’ospedale. Il tutto per un importo complessivo di circa 1,5 milioni di euro. Le procedure per gare di acquisto sono in fase di realizzazione". Secondo la Regione dunque si può guardare con fiducia al futuro, almeno per quanto riguarda l’ospedale della zona di montagna che attende dal 2016 un nuovo destino. Basti pensare agli spazi per donare sangue, ancora oggi dopo il sisma sistemati in un container, con tutto quello che questo comporta per una zona dal clima non sempre favorevole. "Il nuovo ospedale di Fermo e il plesso ospedaliero di Amandola, spiega il vicepresidente e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, sono strutture su cui la Regione ha investito risorse importanti, al fine di garantire appropriatezza, professionalità e prossimità dei servizi sanitari. In particolare Amandola sarà un ospedale di zona disagiata con attività di emergenza-urgenza per rispondere alle emergenze delle zone interne, gravate dall’isolamento e dalle profonde ferite del sisma".

Resta da capire il tempo di realizzazione dell’ospedale fermano le cui mura potrebbero essere pronte al massimo per il 2025 ma che ancora non hanno un percorso chiaro per arredi e strumenti le cui gare dovrebbero già essere impostate, e con le risorse già un cassa, per non ritrovarsi con una scatola vuota.