"Il declino non inarrestabile delle città"

Il presidente di Confabitare Fermo denuncia la grave crisi delle attività commerciali nei centri storici, con perdita di identità e valore immobiliare. Occorre urgentemente politiche pubbliche per rigenerare e valorizzare questi luoghi.

"Abbiamo assistito nell’ultimo decennio ad una accelerazione nei processi di chiusura delle attività commerciali, ambulanti, artigiane, con effetti fortemente negativi sull’ecosistema urbano e sui valori immobiliari". E’ l’amaro esordio del presidente di Confabitare Fermo, Renzo Paccapelo: "Solo Fermo ha visto scomparire il 50% delle attività presenti in centro, mentre Porto San Giorgio con un tasso del 25% non riesce più ad essere attrattiva nella zona centrale. Occorre capire le cause per affrontare con le giuste strategie di contrasto un fenomeno di mortalità economica, ma anche imprenditoriale, culturale, relazionale oltre che urbanistica. Il nodo, come abbiamo sempre sostenuto sono i flussi commerciali. Questi vanno sostenuti da luoghi con identità, funzioni e storia distintive, in contrasto con quelle che troviamo nei centri commerciali. Se i centri storici delle nostre città perdono da questo lato funzionale e storico culturale, nel medio-lungo termine degradano aiutati dalla mobilità urbana e soprattutto dalle piattaforme per l’acquisto on line. I centri storici o centri città dovrebbero rappresentare una sorta di centro commerciale naturale, in un contesto funzionale, strutturato ed integrato, attraverso la complementarietà della logistica on line e marketing per strade e/o quartiere per sostenete l’attrazione di residenti, visitatori ed investitori. Pensiamo si sia sulla soglia di una assuefazione ai centri commerciali, agli effetti “perversi” di spaesamento, marginalizzazione urbanistica, con effetti psico-demografici e comportamentali. Sono urgenti e non procrastinabili politiche pubbliche tese a rilanciare immagine, mix commerciale e servizi integrati dei centri storici, saldandole con logiche pubblico-privato, urbanistiche ed eco sistemiche oltre che immobiliari con Piani di Governo del Territorio (Pgt), congrui e compatibili. Diversi sono gli elementi su cui puntare, in primo luogo la rigenerazione urbana con la possibilità di valorizzare esternalità positiva della prossimità con la promozione di “urban intelligence” in un insieme di commerciale-immobiliare e culturale-artistica oltre che creativa-emozionale, valorizzando luoghi di incontro e dell’immaginazione".