"Il nostro superpotere?. La gentilezza"

Un viaggio alla scoperta della gentilezza come espressione profonda di umanità. Le classi III C e III D sperimentano l'effetto positivo della gentilezza reciproca, dimostrando che è contagiosa e essenziale in un mondo segnato da egoismo e violenza.

Un viaggio dentro di noi alla scoperta della nostra umanità. Nessun gesto gentile, per quanto piccolo, è mai sprecato. In occasione della giornata mondiale della gentilezza, il 13 novembre, abbiamo provato a concentrarci sul modo di rapportarci con gli altri. Abbiamo scoperto che la gentilezza è più profonda e coinvolgente di quanto pensavamo. Essere gentili significa essere umili, generosi, rispettosi, disponibili e vicini agli altri. Ci siamo resi conto che guardare l’altro col sorriso crea connessione, rasserena, accoglie ed ha effetti benefici sulla qualità della vita di chi è gentile, ma abbiamo anche capito che i nostri atti di gentilezza verso gli altri sono rari. Così abbiamo sperimentato un nuovo modo di relazionarci. Nella "Settimana della gentilezza" abbiamo iniziato a sorridere agli altri, ad aiutare i compagni in difficoltà, a complimentarci e aiutarci a vicenda. All’inizio i risultati non sono stati buoni, l’egoismo e la prepotenza, ci hanno fatto dimenticare il giusto comportamento. Così abbiamo ripetuto l’esperimento un’altra settimana. E’ andata meglio e abbiamo capito che la gentilezza è contagiosa e sinonimo di sacrifici. Essere gentili spinge il nostro prossimo ad esserlo altrettanto e in un periodo in cui la prevaricazione, l’egoismo e la violenza sono diffusi, diventa essenziale dimostrare che c’è un diverso modo di relazionarsi, che crea benessere condiviso.

Classi III C e III D