La battaglia dell’acqua. Treggiari: basta bollette dopo la captazione del Tenna

L’ex sindaco di Amandola si unisce ad associazioni e altri amministratori contro l’impianto della Ciip: "Minima compensazione per gli abitanti".

La battaglia dell’acqua. Treggiari: basta bollette dopo la captazione del Tenna

La battaglia dell’acqua. Treggiari: basta bollette dopo la captazione del Tenna

"Come atto compensativo per la captazione dell’acqua dal fiume Tenna da parte della Ciip, chiediamo che le città montana vengano esonerate dal pagamernto della bolletta idrica". Sono le parole dell’ex sindaco di Amandola Riccardo Treggiari, che sulla questione della captazione dell’acqua dal Tenna da parte della Ciip, si è espreso sempre in maniera negativa. "Procedono celermente – sostiene Treggiari - i lavori, da parte della Ciip, per la costruzione del potabilizzatore, ubicato pochi chilometri a valle del lago di Gerosa, dove confluirá l’acqua che sarà strappata al Tenna, in località ‘Acqua Gallo’ di Montefortino. Un dispetto inutile ed ingiustificato, ai danni della popolazione della Valtenna, messo in atto da menti allegre con il silenzio complice di tutte le Amministrazioni comunali, da Amandola fino a Porto Sant’Elpidio, Provincia di Fermo inclusa".

"I grossi problemi per l’agricoltura e per l’ambiente, dovuti alla portata sempre più scarsa del fiume, si moltiplicheranno, ma il tempo per recuperare, purtroppo per noi, è compiuto. La Ciip intende consolarci, dicendo che effettuerà prelievi solamente in caso di estrema necessità. Il fatto è che quei momenti ‘estremi’, coincidono con le fasi di criticità del fiume. Ma se i prelievi saranno minimi e solo per i periodi di criticità, che senso aveva spendere quasi 20 milioni di euro che, a nostro modesto avviso, sarebbe stato più utile impegnare per tamponare le falle nelle condotte di distribuzione che viaggiano nell’ordine del circa il 40%".

Poi arriva la precisa richiesta. "Faccio una proposta – conclude Treggiari - . Chiedo che, come atto compensativo e di perequazione, considerata l’impossibilità di tornare indietro con i lavori già appaltati, alle Amministrazioni interessatea ffinchè si attivino, con gli Ato e con la stessa Ciip, per fare sí che le popolazioni dei nostri Comuni montani siano esentate o sgravati del pesante costo della bolletta del servizio idrico".

La proprosta in realtà era stata lanciata anche di altri amministratori del territorio all’inizio di questa vicenda. A giugno 2023 alcuni proprietari terrieri dell’area montana, dove sarebbe dovuta sorgere la nuova condotta, messi in allarme da una lettera di eproprio dei terreni, portarono alla luce il progetto della Ciip che prevede due impianti: un potabilizzatore sul lago di Gerosa, e un impianto di captazione e sollevamente dell’acqua dal Tenna nel territorio di Montefortino, con l’idea di incrementare le risorse idriche per uso potabile. Il progetto è stato subito osteggiato da numerose associazioni ambientaliste, sportive e dai residenti. A febbraio scorso sono iniziati i lavori, ma la questione continua a sollevare contrasti fra chi guarda con favore all’opera e chi esprime grande preoccupazione per gli effetti dal punto di vista ambientale e faunistico che la captazione dell’acqua avrà per il fiume nei prossimi anni. Alessio Carassai