La terra trema ancora nel Fermano. Il boato e la scossa: torna la paura

Epicentro a Montelparo, nessun ferito ma subito i sopralluoghi nelle scuole e negli edifici a rischio . Screpanti: "Fortunatamente è stata breve, altrimenti ora saremmo a raccontare una storia diversa".

E’ bastato un istante per far ripiombare la popolazione del Fermano e non solo, nella psicosi del terremoto che nel 2016 colpi il centro Italia. Pochi secondi che però hanno cambiato lo stato d’animo di decine di migliaia di persone. Erano le 17,17 di ieri, la gente intenta a terminare gli ultimi impegni lavorativi, magari si stava preparando per andare in palestra, a fare la spesa, o semplicemente si stava dirigendo verso casa, poi un boato sordo che incute paura a cui segue uno scossone violento e fortunatamente breve. La gente istintivamente si spaventa e cerca riparo uscendo in strada, riparandosi sotto agli stipiti delle porte. Stando ai rilevamenti dell’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia), la scossa di magnitudo 4,0 della scala Richter è stata registrata nel territorio di Montelparo ad una profondità di circa 22 chilometri, un sussulto che fortunatamente è stato breve e intenso. "Ero rientrato da poco in casa – racconta Marino Screpanti, sindaco di Montelparo – improvvisamente il boato e la scossa, ho visto il lampadario della stanza ondeggiare, il pavimento sussultare, un momento di vero spavento. Mi sono subito preparato per tornate in Comune, prima di arrivare a destinazione, ho fatto un rapido sopralluogo al Mancinelli e al Cantinone, due strutture sensibili ma a prima vista non ho notato nulla. Poi in Comune ci siamo riorganizzati per avviare una rapida ispezione del territorio e degli edifici. La scossa fortunatamente è stata breve, altrimenti forse ora saremmo qui a raccontare una storia diversa".

La macchina dei controlli è stata avviata in tutti i comuni con amministratori, tecnici e volontari della Protezione civile che si sono organizzati per effettuare sopralluoghi e capire se ci fossero danni a strutture. Dopo le prima ora la situazione è tornata alla normalità, in tutti i comuni le condizioni erano le medesime, tanto spavento fra la popolazione, ma al momento nessun danno segnalato. La scossa è stata avvertita distintamente a Fermo, ma anche a Macerata e Ascoli Piceno, tanto di rimettere in stato di allerta la popolazione di tutto il territorio a sud delle Marche, che ha ancora vivo il ricordo di quanto avvenne fra agosto e ottobre del 2016. Intorno alle 19,30 alcuni comuni della media Valtenna stavano valutando di chiudere in via cautelativa le scuole per un giorno al fine di evitare spostamenti ed effettuare verifiche più accurate alla luce del giorno.

Alessio Carassai