Ecco i nuovi infermieri pronti a entrare subito in corsia

Lauree in Infermieristica a Fermo: la cerimonia al teatro dell’Aquila, il rettore Gregori: "Il nostro ateneo sta raggiungendo risultati positivi, ci mettiamo tutto l’impegno. Noi formiamo persone, oltre che professionisti"

La consegne delle lauree a quattordici studenti e studentesse (foto Zeppilli)

La consegne delle lauree a quattordici studenti e studentesse (foto Zeppilli)

Fermo, 24 aprile 2024 – Il teatro dell’Aquila è il luogo giusto per una cerimonia di laurea, è solenne e gioioso, è il passato che guarda verso al futuro. Per questo il presidente del corso di laurea in infermieristica Giampiero Macarri ha fortemente voluto tornare qui, per salutare quattordici studenti e studentesse che sono pronti per entrare in corsia, alcuni hanno già un posto di lavoro che li attende, altri pensano ai concorsi per mirare fin da subito al posto fisso.

Orgoglioso e sempre felice di tornare nella sede di Fermo il rettore Gianluca Gregoria: "Il nostro ateneo sta raggiungendo risultati positivi. A livello mondiale siamo al 700esimo posto, unici delle Marche presenti. La giornata della laurea è un ricordo per sempre, vuol dire raggiungere un obiettivo. Noi ci mettiamo tutto il nostro impegno, in questo settore oltre alla preparazione ci vuole un lato umano importante, bisogna mettere sempre al centro la persona, ancora di più oggi dentro una società piena di rancori e ostilità. Noi formiamo persone, oltre che professionisti".

Il preside della facoltà, Mauro Silvestrini, spiega che la figura dell’infermieri è al centro del servizio sanitario, insieme con i medici: "L’infermiere è la figura cresciuta maggiormente come livello di professionalità. Oggi, la tenuta di qualunque struttura di basa sul supporto degli infermieri. È una professione che richiede un grande apporto umano, tanti sacrifici ma anche molteplici soddisfazioni". Il sindaco Paolo Calcinaro tiene moltissimo alla realtà universitaria di Fermo, si augura che i quattordici nuovi dottori possano proseguire nel percorso di studi che in città prevede anche la laurea magistrale: "Il nostro sistema riesce a garantire una cura gratuita a tantissimi è una eccellenza mondiale. Come Comune metteremo a disposizione nuovi spazi. Le Scienze sanitarie si sposteranno in una parte del Fontevecchia entro due anni".

Affettuoso e sentito anche il saluto del prefetto Edoardo D’Alascio che si rivolge direttamente agli studenti: "Saremo oggetto delle vostre cure e azioni, ricordatevi che chiunque assisterete ha una dignità. La cura è nella medicina, ma aiuta nel ricordo anche l’essere stati ben seguiti".

L’arcivescovo Rocco Pennacchio è solito suonare le campane del Duomo durane la cerimonia delle lauree, oggi non è possibile solo per problemi di orario: "Non dovete mai fare una selezione dei pazienti, dovete ricordare sempre il motivo per cui avete scelto di essere infermieri. Non dimenticate neppure le case di riposo, i fragili ci sono anche lì e non cedete alla mercificazione, no limitatevi ad andare dove vi pagano di più". Di orgoglio della professione parla il presidente dell’ordine, Luca Moreschini, che ai giovani raccomanda di non fermarsi mai, di studiare, di formarsi e informarsi sempre. Il direttore generale dell’Ast, Roberto Grinta, racconta una sanità sempre più multidisciplinare, il dirigente delle professioni sanitarie Renato Rocchi rassicura tutti, il mercato del lavoro offre molte possibilità agli infermieri: "Io mi auguro che resterete a Fermo, dove vi abbiamo formato. Ma so che qualcuno farà scelte diverse".

Chi sono i neo infermieri

Questi i nomi dei neo infermieri, per loro la gioia di un traguardo ma anche la felicità di poter guardare oltre: Carlotta Nahoma Neria Avvantaggiato, Alessandro D’Angelo, Chiara Angeletti, Eleonora Clementi, Aurora Falconi, Angelica Serpilli, Silvia Andreozzi, Giorgia Licitra, Rachele Morè, Carla Rotaro, Alice Pierini, Matteo Corradini, Miriam Gentiluomo, Raissa Scolone.