Le combinazioni, alla Fermana serve un miracolo

La rincorsa ai playout si è complicata terribilmente: i canarini dovranno vincere e sperare che una tra Ancona e Virtus Entella perda

Le combinazioni, alla Fermana serve un miracolo

Le combinazioni, alla Fermana serve un miracolo

Volti scurissimi e tanta tante delusione: così i giocatori della Fermana hanno lasciato il Giuseppe Moccagatta di Alessandria. Normale, dopo tre vittorie consecutive l’entusiasmo era alle stelle e vederlo bruscamente gettato a terra fa male. Specialmente una batosta che arriva nel periodo peggiore della stagione, la fase decisiva. La sassata di Nonge sotto la traversa ha gelato i gialloblù, rimasti in superiorità numerica per tutta la mezz’ora finale della sfida. La squadra di Mosconi non è riuscita a sfruttare l’uomo in più e ai bianconeri è bastato un episodio per portare a casa i tre punti. Il mister in queste settimane sulla panchina della Fermana ha ridato un’identità alla squadra e ha risollevato le sorti di un gruppo che sembravano segnate già da mesi. Se la Fermana ha ancora una piccola possibilità di agganciare i playout, il merito è suo. Però è innegabile che ad Alessandria qualcosa ha sbagliato. Partendo dalla decisione di spostare Giandonato in avanti al fianco di Sorrentino. Il capitano non ha fatto male neanche in quella posizione, ma sicuramente si è perso qualcosa nel pressing alto. Soprattutto i giocatori della Juventus Next Gen lasciavano sempre tanto spazio a Giandonato per impostare e più di una volta dalla sua posizione naturale aveva recapitato palloni interessanti per gli attaccanti, cosa che da attaccante naturalmente è venuta meno. Lo stesso Giandonato, pochi minuti prima di uscire, aveva pressato il mister chiedendogli di dire alla squadra di spingere di più data la superiorità numerica. Mosconi però gli ha detto di aspettare, fino a quando Nonge non gli ha rovinato i piani. Purtroppo c’è stato anche un calo fisico della squadra: crampi per Heinz e problemi al bicipite femorale per Sorrentino (se avesse continuato a giocare, avrebbe rischiato uno stiramento). E con l’uscita dell’attaccante ex Cesena, la Fermana ha chiuso la gara di Alessandria senza una punta di ruolo. I cambi hanno dato poco: Giovinco senza Sorrentino vicino ha combinato poco, Petrungaro si è mangiato il gol del vantaggio a porta vuota e Marcandella impalpabile. Eleuteri giustificato dato che tornava in campo dopo oltre un mese e mezzo.

Ora però la Fermana è in serissimi guai. E soprattutto è tempo di calcoli. Bisogna partire dal presupposto che la Fermana per forza di cose dovrà battere il Pescara in casa, impresa tutt’altro che facile. Purtroppo, però i tre punti potrebbero non bastare ai gialloblù. Infatti per accedere ai playout dovranno sperare anche che una tra Ancona e Virtus Entella perda. I primi, ora a +10 dalla Fermana, dovrebbero perdere o pareggiare contro la Lucchese, ormai senza più niente da chiedere al campionato. Invece i liguri giocano in casa contro la Recanatese, alla ricerca di punti per consolidare il quart’ultimo posto e magari anche sperare di agganciare l’Ancona.

Filippo Rocchi