Mal di pancia in maggioranza sulla questione delle tamerici

Maretta nelle ultime riunioni di giunta, criticata la politica portata avanti dall’amministrazione che non si espone sui motivi del taglio o del trasloco .

Mal di pancia in maggioranza sulla questione delle tamerici

Mal di pancia in maggioranza sulla questione delle tamerici

"Gli alberi delle tamerici? Stan tra color che son sospesi" direbbe Dante Alighieri. Anche la maggioranza non sembra avere le idee chiare su cosa farne. Ripudiato il detestabile abbattimento dei 60 esemplari esistenti, che sarebbe stata una vera e propria mattanza da condannare nei secoli dei secoli e che aveva lo scopo di scambiare le piante di tamerici con dei parcheggi, si è passati alla teoria dello spostamenti delle piante di tre metri, teoria ideata e lanciata dagli arguti pubblici amministratori locali,

A questo proposito due le scuole di pensiero: c’è chi, come il sindaco Valerio Vesprini, muoverebbe soltanto un limitato numero di piante, magari scegliendo le più belle e lascando le altre al loro destino, e chi, come il vice sindaco, Fabio Senzacqua le sposterebbe tutte e sessanta. Non sarebbe certo una bazzecola in termini di fatica e di quattrini e si corre pure il rischio di fare tanta fatica per nulla perché potrebbero non attecchire. Allora una domanda sorge spontanea: a che serve tutto questo? Perché provocare dei pericolosi stress alle essenze arboree? Perché i tutti questi spostamenti se tra l’altro si è deciso di non soppiantare le piante di tamerici con dei parcheggi.

Quale il motivo? L’abbiamo chiesto all’assessore al commercio e turismo Giampiero Marcattili il quale ha risposto che sarebbe finalizzato ad istituire il senso unico sul lungomare sud. Non insistiamo, ma che risposta è? Il senso unico non può essere in presenza delle tamerici? Non andiamo oltre perché il discorso potrebbe logicamente portarci al "cambiare tutto perché nulla cambi".

In questi giorni gira invece con insistenza la voce che in una delle ultime riunioni di Giunta si sia creata un po’ di maretta perché qualcuno ha criticato la politica portata avanti dall’amministrazione proprio sulla questione delle tamerici. Chiunque sia stato bisogna riconoscergli di essere stato coraggioso considerando che il sindaco Vesprini non ci pensa due volte nel revocare incarichi. In ogni modo a salvare le tamerici al di là delle iniziative degli ambientalisti e dei rappresentanti dell’opposizione sarà il fatto che non c’è uno straccio di motivo per la loro rimozione, che potrebbe venir meno il coraggio di assumere iniziative comunque dirompenti e che la cosa migliore sarebbe "cambiare tutto perché nulla cambi". Considerato, però, in senso positivo risparmiando risorse pubbliche nel rispetto del mandato dato oltre 50 anni fa dai padri sangiorgesi.

Silvio Sebastiani