Fermo, botte e calci alla figlia di nove anni: mamma finisce a processo

Tribunale, la donna è accusata di maltrattamenti

Tribunale, la donna è accusata di maltrattamenti

Tribunale, la donna è accusata di maltrattamenti

Fermo, 26 maggio 2023 - È accusata di aver sottoposto la figlioletta ad una lunga serie di violenze psicofisiche e persino di averla presa a calci e a morsi. Per questo motivo una donna 40enne di Monte Urano, difesa dall’avvocato Stefano Simonetti, è finita alla sbarra per rispondere di maltrattamenti in famiglia nei confronti della figlia di 9 anni e di lesioni aggravate. Dopo l’audizione di vari testimoni dell’accusa, è stato il giorno dell’assistente sociale che ha seguito il caso. L’operatrice ha raccontato in aula di come la bambina fosse terrorizzata dalla madre e dei timori manifestati ogni volta che doveva tornare nella casa materna di Monte Urano, dove si erano consumati i presunti maltrattamenti. Maltrattamenti che erano culminati con un episodio, avvenuto nel gennaio 2020, in cui la bambina aveva chiesto alla mamma, che usciva sempre con le amiche, di non lasciarla sola. L’ira della donna si era concentrata sulla piccola che era stata presa a morsi quindi a calci su tutto il corpo e in particolare allo stomaco. La nonna aveva cercato invano di difendere la nipotina, ma aveva dovuto soccombere alla figlia che aveva picchiato anche lei. La bambina era finita al pronto soccorso di Fermo dove i medici avevano riscontrato i segni di violenza sul corpo della piccola e avevano segnalato l’episodio ai carabinieri del Norm, Nucleo operativo e radiomobile di Fermo. I medici avevano comunicato ai militari di aver curato una bambina picchiata dalla propria madre, e questi avevano immediatamente attivato il cosiddetto ’codice rosso’.

La piccola dapprima era stata affidata al padre, rappresentato in aula dall’avvocato Marco Gradassi, nel frattempo separatosi dalla moglie. Dopo aver svolto nelle immediatezze i dovuti urgenti accertamenti, i militari avevano informato la Procura che, sempre su richiesta dei carabinieri, aveva emesso un’ordinanza cautelare nei confronti della mamma del divieto di avvicinamento e aveva fatto scattare la denuncia per maltrattamenti in famiglia nei confronti di minore e lesioni aggravate. Erano seguite approfondite indagini e l’incidente probatorio, durante il quale era stata ascoltata la bambina in un ambiente protetto. La piccola aveva raccontato che la mamma tornava sempre nervosa dal lavoro e usciva sempre con le amiche, lasciandola con il papà e la nonna materna. Questo fino a quando i genitori, sulla scorta dei comportamenti della 40enne, non si erano separati. Dopodiché la bambina veniva lasciata sola o in compagnia della nonna materna. Se provava a lamentarsi erano calci pugni e morsi.

Nel corso della scorsa udienza erano stati ascoltati la nonna materna e i nonni paterni. La prima era stata testimone diretta delle violenze sulla bambina, gli altri avevano riferito di aver sentito più volte la nipotina lamentarsi delle violenze subite, fino a quando non ne avevano avuto la prova vedendo le ecchimosi sulle gambe e, in un caso, i segni di un morso sulla mano. Il processo è stato quindi aggiornato a novembre quando saranno ascoltati gli ultimi testimoni dell’accusa e quando sarà emessa la s entenza.

Fabio Castori