Mazzaferro: "Cineteatro Arlecchino, variante a favore dei privati"

L'amministrazione comunale di Monte Urano ha deciso di demolire e ricostruire il Cineteatro Arlecchino, aumentando il valore dell'immobile in mano ai privati. Il consigliere Mazzaferro denuncia uno sperpero di soldi pubblici e una vergogna politica.

Alza la voce l’attenzione sulla questione legata al Cineteatro Arlecchino Massimo Mazzaferro, consigliere comunale di minoranza, dopo il recente annuncio da parte dell’amministrazione comunale sul nuovo progetto. "Ne siamo venuti a conoscenza in consiglio comunale – conferma Mazzaferro - dopo 7 anni di nulla dal sisma 2016 che ha reso inagibile il cinema, ci viene detto che non verrà più restaurato ma demolito e ricostruito perché più conveniente. Alle mie richieste se ci fossero già o un accordo. Ho chiesto se l’amministrazione avesse già un accordo con la proprietà privata per l’acquisto di tutto l’immobile e mi è stato risposto di no; ho chiesto se ci fosse in essere un accordo con il Commissario per la Ricostruzione Castelli e mi è stato risposto che ancora non c’è. Un quadro desolante, in cui l’amministrazione ha però deciso di adottare una variante urbanistica che aumenta la volumetria del 20%, aumentando di fatto il valore dell’immobile in mano ai privati, prima ancora di averne concordato l’acquisto stesso. È ovvio che anche chi detiene una quota di minoranza dell’immobile né beneficerà, per la propria porzione. Con questa operazione l’amministrazione ha compromesso la capacità di negoziazione a suo favore della parte residua della struttura: hanno deciso di aumentare il valore edificatorio di un’area, senza detenerne il 100% della proprietà. Significa buttare letteralmente i soldi della ristrutturazione pagati all’inaugurazione del 2004, buttando capitali pubblici in meno di 20 anni: una vergogna politica per chi si definisce buon amministratore". Chiari secondo Mazzaferro ora gli scenari possibili: "O l’amministrazione mette spalle al muro i privati per "il bene della comunità" (dimenticando che solo grazie a loro, Monte Urano ha uno spazio pubblico per i cittadini), oppure stiamo assistendo a uno sperpero di soldi pubblici senza precedenti buttando i soldi della ristrutturazione pagando molto di più ai privati un’immobile che andava acquistato nella sua interezza fin da subito. Bastava non buttare altri soldi per l’acquisto di Palazzo Pelagallo che oggi provano a svendere a privati senza esito. Buttati via sette anni e tanti soldi".