"Mi dispiace, con quella pubblicità non volevo offendere nessuno"

Una gelateria a Porto San Giorgio ha suscitato polemiche per aver utilizzato un'immagine ritoccata dell'Ultima Cena di Leonardo nei suoi manifesti pubblicitari. La Curia arcivescovile ha espresso disapprovazione, ma il gestore si è scusato, sottolineando che non voleva offendere nessuno. La gelateria ha difeso lo slogan "da molti anni crea dipendenza", specificando che si riferisce solo al gelato.

"Mi dispiace, con quella pubblicità non volevo offendere nessuno"

"Mi dispiace, con quella pubblicità non volevo offendere nessuno"

Una pubblicità che di sicuro si è fatta notare. Gelati, cialde e coni nei manifesti pubblicitari con uno scorcio, ritoccato, dell’Ultima Cena di Leonardo, è l’idea di una gelateria di Porto San Giorgio che però non è piaciuta alla Curia arcivescovile, tanto da fare una nota ufficiale al riguardo. "Nessuna volontà di offendere la chiesa e la sensibilità di alcuno. Sono cattolico anche io, spiega Alberto Amore, che gestisce con la moglie la gelateria di Porto San Giorgio finita sotto i riflettori, sono dispiaciuto se ho urtato i sentimenti di qualche persona. Se potessi tornare indietro starei più attento al tempismo dell’uscita". Lo slogan "da molti anni crea dipendenza, spiega Amore, si riferisce solo ed esclusivamente al gelato. È anche sulla carta con cui confezioniamo le vaschette da asporto. Basti pensare che qualche giorno fa una signora si è presentata in gelateria con l’obiettivo preciso di prendere un determinato gusto, che è un nostro cavallo di battaglia. Non trovandolo se n’è andata via senza assaggiare nulla, se non è dipendenza questa?", scherza Alberto Amore.