"Nè mimose nè spogliarelli". Max Angioni promette risate

Il comico sarà in scena l’8 marzo al teatro dell’Aquila con lo spettacolo ’Anche Meno’

"Nè mimose nè spogliarelli". Max Angioni promette risate

"Nè mimose nè spogliarelli". Max Angioni promette risate

Non porterà mimose Max Angioni, non farà spogliarelli ma alle donne, per l’8 marzo al teatro dell’Aquila, promette risate che sono come medicine. È uno dei volti più noti della comicità italiana, un talento vero, noto al grande pubblico per Zelig, poi alle Iene e tra i protagonisti di Lol, chi ride è fuori. Oggi torna a teatro, con la sua seconda opera dopo ‘Miracolato’, che ha conquistato qualcosa come 150 repliche. Tre le serate nelle Marche, a Fermo appunto, il 9 marzo ad Ancona e il 10 ad Ascoli, delle città che tocca si ricorda solo il teatro: "La mia vita è teatro, camerino, albergo e via di nuovo. Quello che so è che già ci stiamo divertendo, i miei spettacoli prendono forma facendoli, in ogni replica c’è qualcosa che cambia e si fa col pubblico. Nel cabaret, come dice il mio amico Forest, lo spettacolo si fa come scambio di energia, è la somma di quello che accade. Finora, chi è venuto da me non ha chiesto rimborsi e questo mi fa sperare". In ’Anche Meno’ troviamo un poco più che trentenne, figlio unico, che ha costruito un mondo immaginifico attraverso cui filtra i piccoli avvenimenti quotidiani e le grandi domande esistenziali, e reinterpreta in modo surreale tutto quello che gli passa per la testa: dai ricordi delle prime volte, all’incredulità per le grandi conquiste, alle domande più curiose e originali sulla storia e il senso della vita.

"Che significa ’Anche meno’? E’ un mantra per dire che è meglio ridimensionare i problemi, provare a prendersi meno sul serio, tentare di vivere sorridendo. Il ridere è una roba fondamentale, come bere, mangiare, farsi al caffè al lavoro per la pausa, ha una funzione medica, vitale, c’è da millenni, non è poco importante. Dobbiamo riconoscere il valore medico della risata, farlo passare dalla mutua. Io me ne sento la responsabilità, nel momento in cui si spendono soldi per venire a vedermi mi sento responsabile di quelle risate".

Televisione, teatro, persino un libro, ma per Max Angioni. "Il libro si intitola Mistero brutto, parla di religione, è un omaggio a mistero buffo. Alle Iene sono in versione compatta, di ogni esperienza porta qualcosa a teatro perché è qui che sono veramente io, sul palco mi trovo a mio agio, dal vivo, il resto mi serve a preparare quello che voglio raccontare". Max Angioni mantiene il suo sguardo semplice, che sembra essere esilarante suo malgrado: come ogni artista continua a sentirsi precario, e si districa ogni giorno - come tanti - tra il trasloco, le sedute di psicoterapia e l’incertezza del futuro. Però sa farlo con il suo modo, deliziosamente incerto, sferzando con battute brillanti, con il ritmo serrato della Stand Up Comedy e con il talento da improvvisatore. Biglietti: prevendita presso la biglietteria del Teatro dell’Aquila e online su TicketOne e vivaticket.

Info: 0734.284295.