Niente terzo mandato per Calcinaro: "Ma resterò in carica fino al 2026"

Il Parlamento respinge la proposta per il terzo mandato dei sindaci, tra cui Paolo Calcinaro di Fermo. Le elezioni comunali slittano al 2026 per il Covid. Calcinaro rimane determinato a continuare a guidare la città e a impegnarsi per la sua terra.

Niente terzo mandato per Calcinaro: "Ma resterò in carica fino al 2026"

Niente terzo mandato per Calcinaro: "Ma resterò in carica fino al 2026"

Non si era mai sbilanciato finora Paolo Calcinaro, aveva sempre detto che il suo futuro sarebbe stato a Fermo, nella speranza che la battaglia della Lega di Salvini per concedere un terzo mandato anche ai sindaci dei comuni sopra i 15 mila abitanti andasse a buon fine. Ieri la decisione finale: il Parlamento ha detto no, forse con qualche malumore in maggioranza, compatti Fratelli d’Italia e Forza Italia, la Lega minimizza e nega qualsiasi crisi di Governo. Il risultato è che circa 700 primi cittadini che, come Calcinaro, avrebbero potuto ricandidarsi ancora dovranno trovare altre strade, così come pure i governatori di Regioni come il Veneto, con Zaia. Lui, Calcinaro, rilancia, di certo non si abbatte e sottolinea: "Hanno fatto questa scelta, dicono, per evitare centri di potere. Ovvio che i parlamentari, che forse non hanno alcun potere, non hanno limiti nel loro mandato. E vorrei ricordare che i sindaci sono eletti dai cittadini, mentre i parlamentari per due terzi sono solo nominati dai partiti", commenta con un pizzico di ironia. Una seconda notizia però c’è, sempre il Parlamento ha deciso che le prossime elezioni comunali saranno rimandate fino a metà 2026 causa slittamento Covid, dunque c’è tutto il tempo per Calcinaro per continuare a guidare la città, come ha sempre voluto fare. Per il futuro, si vedrà, lo si è visto accanto ai civici che si impegneranno per le prossime regionali ma solo per doveri di ospitalità a Fermo, lui assicura: "Dopo il 2026 cercherò continuare ad impegnarmi per la mia terra, sento di poter dare ancora qualcosa e di sicuro non voglio lasciare questa città in mani che non siano sicure e che ne spengano la vitalità di questi anni. Chi era pronto a festeggiare dovrà aspettare ancora un po’, tutto il lavoro fin qui fatto sarà consolidato e rilanciato con tanti mesi ancora davanti".