"Non abbiamo più le certezze di prima"

Il titolare del Calzaturificio Giorgio Iachini esprime preoccupazione per la mancanza di continuità lavorativa e gli aumenti dei costi di produzione, che hanno ridotto i margini di guadagno dell'azienda. La gestione aziendale è diventata più complessa e il fattore rischio preoccupa gli artigiani. Il 2024 potrebbe essere un anno di transizione, ma le condizioni attuali non permettono uno sviluppo stabile.

"Non abbiamo più le certezze di prima"

"Non abbiamo più le certezze di prima"

"E’ diventato troppo difficile trovare la continuità lavorativa che c’era in passato. Oggi l’unica certezza sono le spese mensili, mentre sono incerti gli incassi". Dice così Michele Iachini, titolare del Calzaturificio Giorgio Iachini di Porto Sant’Elpidio, azienda artigianale produttrice di scarpe eleganti e da sposa, presenti sul mercato italiano ed estero con marchio aziendale. "Il 2023 è stato un anno dal bilancio positivo – spiega – quello che ci aspettavamo dopo il Covid, con un boom di ripresa. Ma è stato anche un anno terribilmente segnato dagli aumenti generali dei costi di materie prime e trasporti. Ciò ha comportato un aumento del costo di produzione finale di circa il 15/20% che ovviamente non poteva essere ammortizzato completamente da un congruo aumento del prezzo di vendita. Di conseguenza, i margini di guadagno si sono assottigliati notevolmente".

A creare maggiore preoccupazione in Iachini (famiglia di artigiani da più generazioni) c’è la difficoltà gestionale dell’azienda. "La storicità e l’esperienza imprenditoriale – dice – hanno perso d’incisività sul mercato. Quello che succede oggi non è quello che succedeva cinque anni fa perché l’impostazione imprenditoriale è diversa. Il trend di produzione su richiesta, ha sempre previsto tempi di intenso lavoro e tempi di maggior tranquillità. Oggi non sono possibili previsioni di commesse e tutto questo si ripercuote sulla gestione aziendale, che molto spesso si trasforma in continuo rischio".

E proprio il fattore rischio, è tra quelli che attanagliano gli artigiani. "Oggi, se sbagli e cadi, non ti rialzi più – prosegue ancora Iachini –. Sono d’accordo con chi sostiene che il 2024 sarà un anno di transito. Voglio sperare che sia così e di essere bravi a dominare le difficoltà per poi ristabilirsi sulla via dello sviluppo che – conclude amaro – queste condizioni non permettono".

p. p.