Parco della Pace: recuperata l’ex baracca

Il campo di prigionia divenuto monumento nazionale è al centro di un programma di ristrutturazione

Parco della Pace: recuperata l’ex baracca

Parco della Pace: recuperata l’ex baracca

Sono stati ultimati i lavori di ristrutturazione esterna del manufatto originale all’interno del campo di prigionia Cpg-59 di Servigliano, oggi Parco della Pace, entro poche settimane partiranno anche i lavori degli impianti tecnologici. L’ex campo di prigionia divenuto monumento nazionale è costantemente al centro di un programma di ristrutturazione e innovazione con l’intento di divenire nel prossimo futuro un centro di studio e didattico dedicato alla storia del ‘900. L’ex ‘Baracca’ che un tempo ospitava il servizio di infermeria del campo, era divenuta un rudere: era rimasta solo la muratura esterna ricoperta quasi esclusivamente di rovi. Ora grazie al progetto di recupero elaborato in massima collaborazione fra la Soprintendenza delle Marche e l’Amministrazione di Servigliano, la struttura è stata riportata a nuova vita. "Il progetto di recupero è diviso in tre fasi – spiega il sindaco Marco Rotoni – il primo intervento di circa 300.000 euro riguardava il recupero strutturale e posso annunciare che questo intervento è stato concluso da qualche settimana. Il secondo per un valore di 186.000 euro prevede l’istallazione di impianti tecnologici e arredi adeguati alla funzione che svolgerà. Contiamo di portare a termine questa fase entro la primavera. La terza fase prevede il recupero e realizzazione di una passeggiata storica intorno alle mura che permetta ai visitatori di conoscere la storia del monumento nazionale. Siamo fiduciosi si poter terminare il tutto per la fine della primavera. Sulla futura funzione dell’ex baracca, utilizzata in passato come infermeria, stiamo ragionato insieme all’associazione Casa della Memoria, esistono già tre ipotesi tutte suggestive, ma sono ancora in fase di valutazione". Il recupero dell’ex infermeria è solo una parte di un progetto molto più ampio e articolato che si sta muovendo ormai in maniera sempre più consapevole. "Da quanto il Parco della Pace è stato riconosciuto monumento nazionale – continua Rotoni – insieme alla Soprintendenza si è messo in moto un meccanismo per il recupero storico culturale di questo complesso. Stiamo lavorando al reperimento di fondi e al progetto di recupero di un secondo capanno posto fuori dalle mura del campo. Riqualificheremo i locali all’ingresso della struttura compresi gli spogliatori per trasformarli in aule didattiche rivolte alle scuole e ci sono anche altri progetti in ballo".

Alessio Carassai