Picchiato per futili motivi. Condannata la baby gang

Al 20enne un anno di pena per lesioni personali in concorso, invece per gli altri due complici minorenni c’è l’affido in prova ai servizi sociali .

Picchiato per futili motivi. Condannata la baby gang

Picchiato per futili motivi. Condannata la baby gang

Lo avevano preso di mira, poi gli avevano rubato la bibita che aveva appoggiato sul tavolino. Quando, però, aveva cercato di riprendersela, gli si erano scagliati addosso in tre e lo avevano picchiato a calci e pugni. Il brutale episodio si era consumato in una notte del gennaio 2021 in piazza del Popolo e vittima dell’aggressione era stato un ragazzo fermano minorenne. A pestarlo, dopo avergli rubato la bibita, erano stati tre giovani magrebini, uno di 20 anni e gli altri due 17enni. Il 20enne è comparso davanti al giudice del tribunale di Fermo ed è stato condannato a un anno per lesioni personali in concorso. Al termine delle indagini, invece, i minorenni, che avevano avuto un ruolo più marginale, avevano chiesto e ottenuto si scontare un anno in prova ai servizi sociali come pena alternativa. Era accaduto intorno all’1,30 sotto il loggiato di Piazza del Popolo, nei pressi della pizzeria Open. Il ragazzo fermano si era seduto e stava bevendo una bibita analcolica acquistata poco prima dal distributore automatico. Ad un certo punto si erano avvicinati i tre magrebini e avevano iniziato a prenderlo di mira, quindi gli avevano rubato la bibita appoggiata su tavolino. Il minore, aveva subito cercato di riprendersela, ma di tutta risposta erano volati calci e pugni. La vittima dell’aggressione aveva cercato di reagire, ma aveva dovuto cedere al numero maggiore dei suoi contendenti. Solo l’intervento di alcuni passanti era riuscito a far cessare il brutale pestaggio e a mettere in fuga gli aggressori. I tre magrebini si erano dati alla fuga verso la casa dello studente, per poi far perdere le proprie tracce nei vicoli adiacenti. Sul posto erano intervenuti i sanitari del 118 e il ragazzo fermano era stato trasportato al pronto soccorso, dove i medici gli avevano riscontrato ferite lacero contuse all’occhio sinistro e gravi lesioni a naso con sanguinamento.

Nonostante ciò, il ragazzo si era rifiutato di sporgere querela. L’azione legale della polizia, nel frattempo avvisata dai sanitari, era però stata avviata d’ufficio, in quanto i giorni di prognosi erano stati più di venti. Per i tre era scattata la denuncia a piede libero e nel giro di pochi giorni, gli uomini della questura avevano identificato i nordafricani grazie al riconoscimento da parte della vittima e anche attraverso l’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza comunale.

Fabio Castori