Proteste per la centrale a biometano: "Calcinaro non ha fatto una gran figura"

Il consigliere Interlenghi rincara la dose: "Ha addebitato sostanzialmente agli uffici, di cui dice di fidarsi, la responsabilità di non aver avvertito la parte politica dichiarando di esser all’oscuro del progetto".

Proteste per la centrale a biometano: "Calcinaro non ha fatto una gran figura"

Proteste per la centrale a biometano: "Calcinaro non ha fatto una gran figura"

C’era anche Renzo Interlenghi alla riunione che ha visto la proprietà della zona di San Marco alle Paludi interessata alla possibile realizzazione della centrale a bio metano, il consigliere di minoranza si fa portavoce della preoccupazione degli abitanti dell’area per i rischi alla salute e per il probabile deprezzamento delle aree ma anche delle attività turistico produttive per il fatto che l’indotto potrebbe subire dei danni non risultando più appetibile a causa di possibili miasmi, esalazioni, rischi di inquinamento aereo e delle falde acquifere (l’impianto è previsto a ridosso del fiume Tenna): "A fronte di tutto ciò, il Comitato spontaneo che è sorto a San Marco alle Paludi, ha chiesto all’amministrazione comunale, in primis al sindaco, di chiarire la posizione della maggioranza e la sua personale. Alla prima domanda credo sia complesso dare una risposta ma, alla seconda, è evidente il solito tentennamento, fatto di mezze parole, di "studieremo, approfondiremo, vivisezioneremo il progetto, ma la legge dice che…". Insomma il messaggio alla comunità è chiaro, se troveranno qualche cavillo nella presentazione della Procedura Abilitativa Semplificata il progetto sarà fermato, altrimenti c’è poco da fare". Interlenghi sottolinea il ruolo del primo cittadino: "Calcinaro non ha fatto una grande figura addebitando sostanzialmente agli uffici (di cui si fida, ha affermato), la responsabilità di non aver avvertito la parte politica, dell’esistenza del progetto presentato con le regole del procedimento semplificato e dichiarando pubblicamente di esser stato all’oscuro del fatto che risalisse al lontano marzo 2023, ben oltre un anno fa. Gli assessori e i consiglieri di maggioranza, tutti, sono caduti dalle nuvole lamentando, anch’essi, di esser stati lasciati all’oscuro della vicenda. Nei nostri interventi, mio e del consigliere Vallasciani, abbiamo fatto un’apertura di credito al sindaco, sostenendo che, da persona seria e onesta per come lo conosciamo, non abbiamo dubbi per non credere alla versione che tale operazione sarebbe stata confezionata a sua insaputa. Speriamo che sia effettivamente così, perché qualora scoprissimo che, in realtà, il sindaco fosse stato a conoscenza del progetto, credo che dovrà spiegare molte cose a tutta la città". Aggiunge il consigliere del Pd Paolo Nicolai: "Avrei gradito essere stato coinvolto dall’amministrazione comunale prima che l’iter autorizzativo fosse approvato dagli uffici comunali preposti. Come opposizione abbiamo interrogato il sindaco sulla questione, è evidente che la politica ha latitato. Noi vigileremo e non lasceremo spazio a fraintendimenti".