"Quel chiosco è abusivo": i meloniani vanno in Procura

Calcinari: "L’attività è di un parente dell’assessore. Perché gli amministratori non hanno verificato prima di portare la pratica urbanistica in consiglio?".

"Quel chiosco è abusivo": i meloniani vanno in Procura

"Quel chiosco è abusivo": i meloniani vanno in Procura

Si ‘incattivisce’ la polemica innescata da Fratelli d’Italia nei confronti dell’assessore all’urbanistica, Stefano Pezzola, finito nell’occhio del ciclone, ma ora la questione si allarga all’amministrazione tutta. Una polemica scaturita da una pratica, apparentemente innocua, portata in consiglio in tempi ritenuti troppo frettolosi dalla minoranza, relativa a una correzione cartografica del Prg per una porzione di terreno di Bivio Cascinare, e propedeutica al rilascio del certificato di destinazione urbanistica richiesto dalla proprietaria. Poiché su quel terreno insiste il casotto per la vendita della frutta di un parente dell’assessore (parente che non è proprietario del terreno), i consiglieri Gionata Calcinari, Antonietta Schipani e Massimo Meconi hanno voluto vederci chiaro, puntando dapprima sul conflitto d’interessi dell’assessore (che ha respinto le accuse al mittente).

"Poi, abbiamo approfondito la questione: quella struttura per la vendita è abusiva per cui denunceremo l’abuso edilizio alla Procura. Ma è grave che l’amministrazione non l’abbia fatto e che non abbia effettuato le verifiche su quella pratica. Come mai?". Affermazioni pesanti, "di cui ci assumiamo la responsabilità essendo supportate da verifiche fatte presso gli uffici comunali. Ci siamo preoccupati di verificare la regolarità del manufatto e dell’attività di vendita – spiega Calcinari –, appurando che dal punto di vista urbanistico, non risultano comunicazioni di alcun genere, né autorizzazioni edilizie. Siamo in attesa di sapere se ci sono autorizzazioni commerciali". A questo punto, l’interrogativo che Fd’I rivolge al sindaco Alessio Pignotti e agli amministratori: "Perché non hanno fatto loro queste verifiche? Tanto più che il sindaco e i consiglieri di maggioranza, Doppieri e Marcelli abitano da quelle parti. Perché non è stata fermata la pratica, anziché accelerarne i tempi? Perché non è stato portato tutto in Procura?". Per i Fd’I, "le responsabilità politiche sono evidenti, quelle giuridiche dovranno essere accertate e ne potrebbero doverne rispondere anche i consiglieri che hanno votato quella delibera consiliare perché, a nostro avviso, potrebbe essere viziata da eccesso di potere e violazione di legge". Infine, "ci sono altri casi che necessitano di correzioni materiali nel Prg, perché non siamo andati a fondo anche lì? Hanno trattato questo punto con una solerzia particolare mentre che c’è chi aspetta mesi, se non anni".

Marisa Colibazzi