Raggiunto l’accordo in tribunale per 56 infermieri e Oss

Accordo giudiziale a Fermo riconosce diritto ai buoni pasto per infermieri e Oss con effetto retroattivo di 10 anni, Nursind e Ast coinvolti. Importante vittoria sindacale per il Nursind provinciale.

Raggiunto l’accordo in tribunale per 56 infermieri e Oss

Raggiunto l’accordo in tribunale per 56 infermieri e Oss

Sono 56 gli infermieri e Oss interessati dall’accordo giudiziale raggiunto dinanzi al giudice del lavoro del Tribunale di Fermo da Nursind e Ast di Fermo. Accordo che riconosce il loro diritto ai buoni pasto con effetto retroattivo di 10 anni e con l’impegno di veder liquidato l’80% del dovuto già nella retribuzione del mese di luglio: è il risultato importante ottenuto dal sindacato infermieristico, Nursind di Fermo, "un’altra conquista per infermieri e Oss del fermano, un ulteriore obiettivo raggiunto per il Nursind provinciale" commenta il segretario provinciale Gianluca De Paolis. In sostanza "viene riconosciuto il diritto al buono pasto a dipendenti Ast che, spesso, sono costretti a turni lunghi e faticosi. Un diritto spesso negato, eppure importante per chi svolge molte ore di lavoro tra le corsie di reparti e non, senza potersi fermare per consumare un pasto decente e con i dovuti tempi" spiega De Paolis che ha potuto contare sul supporto legale dell’avvocato Daniele Stacchietti. Ad oggi, l’Ast dispone di una mensa attiva dalle 12,30 alle 14,30.

Ma che accade se un infermiere o un Oss ha orari incompatibili con l’apertura della mensa o ha un turno pomeridiano, festivo o domenicale quando la mensa è chiusa? Ha diritto solo al pranzo, o anche al pasto serale, domenicale e festivo? Da questi i presupposti è partita l’azione del Nursind. Va detto che l’Ast, a novembre, si è dotata di un regolamento in cui estende la mensa alla sera, dal lunedì al sabato (non anche ai festivi) per cui in un prossimo futuro ci potrà essere questa novità. Nella transazione non viene precisato che, d’ora in poi, i buoni saranno assegnati per pasti non consumati, ma logica vorrebbe che si andasse in questa direzione, pena il rischio di ritrovarsi nelle stesse condizioni che hanno innescato la vertenza conclusasi ieri. Infine, ferme restando le autonomie delle singole Ast, questo accordo potrebbe rappresentare un precedente per contenziosi simili in corso in altre Ast, ad esempio a Macerata.

Marisa Colibazzi