"Razzismo, i responsabili saranno puniti"

Dopo gli ululati al giocatori di colore della Consar, la M. & G. Scuola Pallavolo prende le distanze: "Difenderemo il nostro buon nome"

"Razzismo, i responsabili saranno puniti"

"Razzismo, i responsabili saranno puniti"

"Chiediamo scusa a tutti, puniremo i responsabili". La Yuasa Battery prende le distanze dagli ululati di stampo razzista al giocatore ravennate Arasomwan. Subito ha stigmatizzato l’accaduto, in conferenza stampa post gara, con le parole di coach Massimiliano Ortenzi per poi, in tarda serata, ribadire la ferma presa di posizione del club. "La M. & G. Scuola Pallavolo prende pubblicamente le distanze dall’episodio di razzismo avvenuto nei confronti del giocatore ravennate Arasomwan, al quale la società intende mostrare solidarietà e vicinanza. L’episodio è sicuramente stato infelice e le scuse della società vanno in primis al ragazzo e, per estensione, alla società Porto Robur Costa ed a tutto il pubblico presente. La società ha provveduto immediatamente ad individuare i sostenitori sugli spalti responsabili del gesto. La società ritiene altresì di difendere il nome della propria realtà e della propria tifoseria, affinché un gesto isolato ed infelice di due individui non finisca per infangare il nome di un intero movimento che da oltre cinquant’anni svolge attività agonistica di alto livello, e che nella sua lunga storia ha accolto da atleti e da avversari moltissimi ragazzi dalla provenienza più disparata, senza che mai si sia verificato un episodio simile".

Nel pomeriggio di ieri la presa di posizione del gruppo di tifosi organizzati. "Il gruppo "Skapigliati" intende porgere le più sincere scuse all’atleta Martins Arasomwan, alla società Consar Ravenna ed a tutto il pubblico. Siamo molto rammaricati e dispiaciuti per le urla a sfondo razzista partite da alcuni sostenitori in maniera autonoma, urla che peraltro gli organizzatori del nostro tifo presenti hanno cercato subito di interrompere. Gli stessi autori si sono subito giustificati dicendo che non era assolutamente loro intenzione offendere in maniera razzista il giocatore ma solo un gesto di esultanza per la battuta sbagliata e purtroppo le urla stesse sono state invece interpretate erroneamente come razziste. A prescindere ce ne scusiamo nuovamente con tutti. A Grottazzolina, nelle diciassette stagioni di Serie A sin qui disputate, hanno vissuto tantissimi atleti di colore, cubani e di altre nazionalità, e la nostra comunità si è sempre distinta per la calorosa accoglienza rivolta a tutti, indistintamente dal colore della pelle o dalle culture di appartenenza. Ribadendo la condanna per quanto accaduto vogliamo difendere il nostro gruppo affinché un gesto isolato e infelice non infanghi il nostro nome. Non siamo e non saremo mai una tifoseria razzista perché odiamo il razzismo in ogni sua manifestazione".

Roberto Cruciani