Rende la vita impossibile alla ex. La picchia accecato dalla gelosia

L’uomo è stato condannato per maltrattamenti in famiglia e per il mancato mantenimento della figlia, ma assolto per la violenza sessuale. Dopo l’ennesimo pestaggio la ragazza aveva trovato la forza di denunciare.

Rende la vita impossibile alla ex. La picchia accecato dalla gelosia

Rende la vita impossibile alla ex. La picchia accecato dalla gelosia

Era accusato di aver reso, per oltre un anno, la vita impossibile alla ex compagna: violenze psicologiche e sessuali, maltrattamenti, percosse, fino ad arrivare ad ignorare completamente i suoi obblighi verso di lei e la sua figlioletta. Era questa, secondo gli inquirenti, l’inquietante situazione in cui vivevano da tempo una ragazza di Petritoli, totalmente sottomessa alle angherie del suo convivente, e la loro bambina oggi di 7 anni. Per questo motivo un 30enne di Petritoli, difeso dall’avvocato Anna Indiveri, è comparso davanti al Collegio penale di Fermo per rispondere dei reati di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e mancato mantenimento. Al termine del processo l’imputato è stato condannato a un anno e sei mesi pena sospesa per maltrattamenti in famiglia e per il mancato mantenimento, ma è stato assolto dalla violenza sessuale. Il pm aveva chiesto una pena di tre anni di reclusione per tutti i reati. A cambiare in parte le sorti del procedimento è stata la testimonianza di una ragazza che ha raccontato in aula, contrariamente a quanto riferito dalla vittima, di aver avuto una storia con l’imputato, tra il 2018 e il 2019, e di essere stata minacciata più volte dalla ex del 29enne. Secondo la ragazza, in quel periodo era la vittima a cercare sempre l’imputato al telefono, intimandogli di lasciare quella giovane e di riprendere la relazione con lei. Nonostante ciò, nel settembre del 2019, erano scattate le manette per il petritolese di 30 anni, quando la polizia aveva eseguito un mandato di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Dal 2018 a quel giorno, secondo gli inquirenti, era stata una continua persecuzione quella messa in atto dal compagno della ragazza: a casa, sul posto di lavoro, per strada, impedendole di avere una qualsiasi relazione sociale, con furiosi litigi, picchiandola solo per il fatto di essere uscita da casa per comprare le sigarette e costringendola con ricatti psicologici e con la forza ad avere rapporti sessuali. Il tutto motivato da una gelosia ossessiva. Poi ad agosto 2019, dopo l’ennesimo pestaggio, la ragazza aveva trovato il coraggio di rivolgersi agli uomini della questura di Fermo che, raccogliendo riscontri esterni, erano intervenuti immediatamente con le azioni di tutela, applicando il protocollo operativo di contrasto alla violenza domestica. Infine, l’esecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del 30enne. Una ricostruzione che, alla fine, i giudici del Collegio penale hanno ritenuto credibile solo in parte, visto che l’imputato è stato assolto per le presunte violenze sessuali.