"Rincara la Tari, abbiamo evitato la stangata"

Il sindaco Vesprini: "Le nostre scelte hanno portato a una riduzione degli aumenti dal 14 al 5,5 percento". E accusa la passata giunta

"Rincara la Tari, abbiamo evitato la stangata"

"Rincara la Tari, abbiamo evitato la stangata"

Conto consuntivo 2023 e aumento della Tari: sono stati i due argomenti di punta all’ordine del giorno del Consiglio comunale svoltosi martedì. Noi ne avevamo anticipato l’essenziale consistente, per il consuntivo, in un avanzo di amministrazione di 890.000 euro e, per la Tari, in un aumento del 5%. Il Consiglio ha confermato il dato dell’avanzo di amministrazione, mentre per la percentuale di aumenti della Tari ci siamo discostati di poco dal 5,5% deliberato dal Consiglio. In merito all’avanzo di amministrazione ci permettiamo di ricordare che quando è molto consistente potrebbe essere interpretato come il risultato di una gestione inefficace delle risorse. Ma veniamo alla Tassa sui rifiuti. L’aumento si è reso necessario per fare fronte ai costi cresciuti in maniera esorbitante del servizio di igiene, Ma il provvedimento da prendere si scontra con l’idiosincrasia dei pubblici amministratori nei confronti della tassazione perché inevitabilmente compromette i loro rapporti con il cittadino contribuente ed elettore il quale, non occorre sottolinearlo, di tasse non vuole proprio sentir parlare. Consapevole di ciò e del fatto che tra i consiglieri di maggioranza c’erano dei mal di pancia al pensiero di dover votare per un aumento di tasse il sindaco Valerio Vesprini ha preso in mano la situazione per non correre rischi di defaillance in Consiglio e trovata la genialata di dire che: "Il più 5,5% deciso dal consiglio non è un aumento della Tari bensì una sua riduzione rispetto ad un valore che sarebbe stato molto più consistente". Per la precisione il 14%. Il sindaco dice di aver avuto in eredità dalla passata amministrazione: "Su questo 14% - spiega lo stesso sindaco - abbiamo fatto tutto e di più, impiegandovi pure 140.000 euro, per cercare di ridurlo al massimo e siamo arrivati al 5,5% che quindi non è un dato ex abrupto bensì una riduzione dal 14% al 5,5%. I consiglieri di maggioranza nei loro interventi hanno un po’ ribadito quando affermato dal sindaci!. L’unico dissenso manifestato uscendo dall’aula nel momento del voto è stato del consigliere Renzo Petrozzi, il quale peraltro protestava per il fatto che non era stata presa in considerazione la sua proposta di rinviare la discussione sulla Tari. Ovviamente l’opposizione non ha dato credito alle dichiarazioni del primo cittadino ed ha votato contro. Ora per sapere cosa ne pensano i cittadini bisognerà attendere che ricevano le bollette della Tari con l’aumento.

Silvio Sebastiani