"Sanità, ‘modello Sant’Elpidio a Mare’"

Il Pd rivendica le scelte e attacca il centrodestra: "Non ha fatto nulla, anzi le liste di attesa sono peggiorate"

"Sanità,  ‘modello Sant’Elpidio a Mare’"

"Sanità, ‘modello Sant’Elpidio a Mare’"

"‘Riapriremo tutti gli ospedali’: lo slogan con cui il centrodestra ha convinto i marchigiani in campagna elettorale non esiste più". Lo sostiene il Pd di Sant’Elpidio a Mare all’indomani del consiglio comunale aperto di Fermo sulla sanità e "al di là delle tante chiacchiere e delle foto nei costruendi nuovi ospedali voluti e finanziati dal centrosinistra". Né, per il Pd elpidiense, è appropriato da parte degli amministratori regionali parlare di ‘modello Sant’Elpidio a Mare’ perché se qui abbiamo una ‘casa della salute’, oggi ‘casa di comunità’ il grazie va ai medici di base, alla vecchia amministrazione comunale, all’ex direttore della Asl di Fermo, Licio Livini, sulla base delle linee guida dell’amministrazione regionale di centrosinistra a guida Ceriscioli". E ancora: "Il centrodestra si è trovato solo a tagliare il nastro e di ciò che avrebbe dovuto fare in termini di personale infermieristico e di nuovi servizi ambulatoriali, non si è visto nulla. Non si può parlare di riapertura di ospedale vero e proprio e se questo rimane il ‘modello’ – incalzano i dem – è palese che quanto sbandierato in campagna elettorale non verrà più realizzato". Il ‘modello Sant’Elpidio a Mare’, come noto, è quello che si sta cercando di mutuare, ad esempio, nella vicina Porto Sant’Elpidio e, sulla scorta di una organizzazione puntuale e proficua per medici e utenti, è un esempio da emulare tanto che è diventato un ‘osservato speciale’ con visite dedicate da parte di altre realtà delle Marche e d’Italia. Caratteristica peculiare e fondante di questo modello è la concentrazione negli spazi dell’ex ospedale di un pool di medici di base attivi in città, che erogano prestazioni sanitarie, gestiscono ricoveri e, dunque, si occupano dei degenti, del reparto delle cure intermedie, oltre che del punto di primo soccorso. Il Pd elpidiense tocca anche l’altro tasto notoriamente dolente delle liste d’attesa: "Con la nuova organizzazione in Ast provinciali si sarebbero dovute abbattere le liste di attesa e rendere il servizio al cittadino presso l’ospedale di riferimento provinciale. Ma, se prima la prestazione veniva erogata sia pure a volte con lo scomodo di andare ad Ascoli o Ancona, oggi non si può più prendere neanche la prenotazione perché le liste, per molte patologie gravi, sono bloccate fino all’anno prossimo. Sono dati che non possono essere smentiti. La sanità marchigiana è ormai a pezzi" conclude il Pd.

Marisa Colibazzi