Sette casi denunciati nel Fermano

Sono già sette le violenze sessuali denunciate nel Fermano ai carabinieri e alla polizia nel 2023, contro le sei dell’anno precedente. Un dato che secondo gli addetti ai lavori rappresenta solo una parte di ciò che è realmente l’entità del fenomeno nella provincia di Fermo. Non tutti gli abusi a sfondo sessuale vengono regolarmente denunciati dalle vittime, vuoi per paura di non essere credute, vuoi per la vergogna, vuoi per paura di ritorsioni. Eppure basta dare un’occhiata ai numeri relativi ai "codici rossi" attivati per i reati connessi alle violenze di genere o in famiglia per capire quanto certi episodi siano più diffusi di quanto si pensi. Nel 2023 sono stati 130 i reati da codice rosso registrati nel Fermano a fronte dei 96 del 2022. E’ il segnale che le vittime iniziano a denunciare di più, ma anche che nei due anni analizzati molte non sono uscite allo scoperto. L’invito delle forze di polizia invece è quello a denunciare, senza avere timore come ha fatto la ragazza elpidiense sfortunata protagonista dell’ultimo episodio di violenza sessuale su cui indagano i carabinieri. Non solo chi subisce violenze sessuali, ma anche chi ne viene a conoscenza ha l’obbligo di segnalare tempestivamente ogni episodio o situazione di pericolo affinché si possa intervenire prontamente e garantire, da una parte il massimo rispetto per la vittima, dall’altra tutte le procedure utili a fare giustizia. Per tali odiosi abusi il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Gino Domenico Troiani, ha più volte ricordato che presso la caserma di Fermo è presente una stanza specifica dedicata all’ascolto protetto dei reati di violenza, dove le vittime possono meglio aprirsi e raccontare quanto accaduto, vivendo un rapporto meno traumatico con gli investigatori. Sul sito www.carabinieri.it, inoltre, è stata dedicata un’intera area tematica sul "codice rosso", dove è possibile trovare tante informazioni utili anche sulle violenze sessuali. Stesso discorso per quanto per quanto riguarda la polizia. Il questore Luigi Di Clemente ha invitato in più occasioni vittime e cittadini a denunciare senza remore gli episodi di violenza. Anche la questura è dotata di stanze protette e di personale specializzato, tanto che esiste una sezione per i reati che colpiscono le cosiddette fasce deboli, allo scopo di superare la paura di essere giudicate, la vergogna di raccontare episodi della propria vita e il timore di rimanere sole. fab.cast.