Si celebra la giornata dell’autismo: "La diagnosi il momento più duro. Adesso viviamo nella positività"

La famiglia di Diego, mamma Alessandra e papà Massimo, racconta come si vive: "Non è stato sempre facile, ma oggi è un bambino sereno ed ha amici con cui gioca".

Si celebra la giornata dell’autismo: "La diagnosi il momento più duro. Adesso viviamo nella positività"

Si celebra la giornata dell’autismo: "La diagnosi il momento più duro. Adesso viviamo nella positività"

Diego è gioia, è un sorriso infinito, Diego è un silenzio che vale mille parole. Nel giorno in cui si celebra la consapevolezza all’autismo, la famiglia di Diego, mamma Alessandra e papà Massimo, raccontano come si vive con un figlio a cui è stato diagnosticato il disturbo dello spettro autistico, non una condanna, dicono, ma una prospettiva diversa: "Quello che abbiamo imparato in questi anni è che se un genitore è triste il figlio è triste. Diego ha bisogno di pace e serenità e noi cerchiamo di costruire questo". La diagnosi di Diego è arrivata quando aveva 2 anni e mezzo, oggi ne ha 13: "All’inizio ci hanno parlato di un disturbo psicomotorio, noi non ci siamo arresi e abbiamo iniziato a girare per l’Italia, la soluzione è arrivata a Pisa con un day hospital. Abbiamo dovuto rispondere a questionari e richieste stranissime, dovevamo fare caso di quello che faceva e non faceva, a domande tutte insieme. A quel punto è iniziato il nostro percorso". Diego è stato seguito al Montessori per due anni ma faceva solo due ore di logopedia e due di psicomotricità: "Noi abbiamo trovato anche una terapista privata, poi siamo arrivati al centro per l’autismo dell’Isola che non c’è, piano piano è arrivato il suo mondo colorato, fatto di amicizia, di sport, di tante cose, soprattutto sorrisi, nonostante le difficoltà". A chi si trova oggi di fronte alla diagnosi mamma Alessandra raccomanda: "L’inizio è il momento più duro, non sai bene come fare. Poi però trovi il tuo modo, l’importante è non essere soli, confrontarsi con altre famiglie aiuta a capire che non fa niente se i primi tempi si rifiuta di mangiare. Diego era molto selettivo col cibo, poi però è cambiato, Ogni giorno fa conquiste che mai ti aspetti, vuole provare i funghi, la zucchina, ha cominciato ad essere aperto nell’alimentazione. Per ogni cosa troviamo compromessi, è contento quando viene capito visto che non riesce a parlare". Diego dispone di un tablet, che usa al centro e a scuola, con il quale riesce a farsi capire, poi però la differenza la fanno sempre le persone: "Diego è in seconda media alla Betti, ha un docente di sostegno che è il nostro angelo, prima che iniziasse la scuola è passato a conoscerci, lavora con lui con grande competenza e con grande cuore, lo accompagna in gita, è presente e fondamentale per la sua sicurezza. Ma lo sono anche i suoi compagni di scuola, per la prima volta lo abbiamo lasciato ad una festa, ci siamo seduti poco lontano per vedere come andava, i suoi amici si sono presi cura di lui con amore e attenzione, vogliamo ringraziarli tutti perché sono ragazzi speciali". Diego è felicissimo, è con gli altri e anche quando si arrabbia c’è chi trova il modo di comunicare con lui: "Non è stato sempre facile, sottolinea Alessandra, alla materna abbiamo cambiato quattro insegnanti di sostegno in un mese, la paura di avere sguardi che giudicano e compatiscono è forte, il mio sogno è che i bambini normali interagiscano con gli autistici senza differenze e senza difficoltà. Il papà lo porta alla partita, a fare la spesa, io temo i momenti in mezzo agli altri, ho il timore che lo possano guardare male se ha reazioni strane. Quello che facciamo però è vivere nella positività, vietato piangersi addosso, Diego sente quello che abbiamo dentro, non possiamo permetterci di avere ombre sul cuore. Oggi è un bambino sereno, ha amici con cui gioca, al centro dell’Isola che non c’è fa cosa importanti, i suoi amici autistici gli vogliono bene. Il futuro pesa meno, la sua autonomia è di buon livello, Diego ha due fratelli meravigliosi ma la speranza è che possa vivere la sua vita in pienezza, anche dopo di noi".

Angelica Malvatani