"Silenzio assordante del sindaco". Pd contro Calcinaro sulla sanità

Il segretario Iagatti interviene: "Nulla dopo 10 giorni dal faccia a faccia con i vertici regionali"

"Silenzio assordante del sindaco". Pd contro Calcinaro sulla sanità

"Silenzio assordante del sindaco". Pd contro Calcinaro sulla sanità

Sono trascorsi dieci giorni dal consiglio aperto sulla sanità e poco o nulla è cambiato, in termini di impegno politico e di prese di posizione. A dirlo è Alessandro Iagatti, segretario comunale del Partito Democratico, che sottolinea come soprattutto dal parte del sindaco non c’è stata nessuna comunicazione: "Un tempo che tradotto in termini di attività social corrispondono a 15 post su Facebook, apparentemente unico mezzo di comunicazioni ufficiali per i cittadini, senza che Paolo Calcinaro nelle sue vesti di sindaco della città di Fermo, vicepresidente della Provincia, presidente della conferenza dei sindaci, vicepresidente Anci Marche abbia detto nulla in merito a quanto emerso nel consiglio e sulle parole del presidente Acquaroli e dell’assessore Saltamartini". Iagatti ricorda che la giunta regionale già mercoledì aveva annunciato che non avrebbe votato la mozione approvata all’unanimità dal consiglio comunale di Fermo e che sarà presentata in Regione dal consigliere dem Cesetti.

"La scelta di non difendere e tutelare la decisione unanime del consiglio della città di cui è sindaco rappresenta uno schiaffo ai fermani e alle istituzioni del nostro territorio, nei confronti dell’opposizione ma soprattutto rispetto a quella maggioranza che da quasi dieci anni lo sostiene. Ma ancora più grave è la mancanza di una presa di posizione netta e decisa per difendere il diritto alla salute degli abitanti del nostro territorio. Pressoché impossibile prenotare tramite Cup prestazioni sanitarie in tempi decenti. Anzi per alcune non è proprio possibile la prenotazione, a meno che non si faccia in regime di intramoenia o ci si rivolga al privato. E questo favorisce sempre più la trasformazione del diritto alla salute ad un privilegio per chi può permetterselo. Inascoltato il grido di allarme dei sindacati relativamente alle condizioni di lavoro degli operatori e della forte carenza di personale che i reparti stanno attraversando, un’emorragia di dimissioni che fatica ad arrestarsi non solo nella nostra provincia. A questo si aggiunge l’assenza di progettualità sul futuro del Murri, solo qualche frase spot di progetti non realizzabili a cui non fanno seguito azioni concrete. Non è vero che non si può fare nulla rispetto a queste necessità, per via dei suoi incarichi prima citati, è possibile farsi portavoce dei bisogni di un territorio. La sua è una responsabilità civile e politica, sindaco, batta un colpo a favore della sanità pubblica e contro i tagli che la giunta Acquaroli sta attuando".