"Tecnoreef al posto delle scogliere"

Ci stanno pensando La Risacca e Holiday Family Village che sono pure disposti a partecipare alla spesa .

"Tecnoreef al posto delle scogliere"

"Tecnoreef al posto delle scogliere"

E se, anziché le scogliere emerse, si facesse ricorso a sistemi di difesa della costa innovativi come quelli previsti con il modulo tecnoreef? Al momento è solo una proposta, intorno alla quale stanno ragionando in primis i villaggi turistici della zona nord della città, La Risacca e Holiday Family Village che hanno lanciato il sasso nello stagno per vedere l’effetto che fa, per valutare la fattibilità dell’operazione e sarebbero pure disposti a una compartecipazione alla spesa. Le due strutture en plein air hanno già prospettato l’idea all’amministrazione comunale e ci sono stati primi approcci anche con l’amministrazione regionale che, lo ricordiamo, ha la competenza in materia di difesa della costa. Di che si tratta? Di un progetto basato sul sistema Tecnoreef (dove reef sta per barriera corallina) ovvero una sorta di barriera sommersa, appunto, strutturata sotto forma di moduli che permettono all’onda di entrare all’interno e da lì, generando diverse turbolenze, ne esce sensibilmente indebolita. In sostanza, stando all’illustrazione del sistema, l’approccio al problema di come contrastare la violenza delle mareggiate ed evitare che arrivino ad erodere la spiaggia, è diverso da sempre, trattandosi non di fermare la forza del mare, ma di assorbirla. Una soluzione che stanno accarezzando da qualche mese i titolari dei due villaggi turistici, che hanno anche consultato tecnici che hanno realizzato simili ‘barriere coralline’ in alcuni punti della costa emiliana, invogliati dal fatto che il costo di un simile intervento nel tratto di mare prospiciente le loro attività, è la metà rispetto a quello delle scogliere emerse e, parimenti, richiede la metà del tempo anche nell’esecuzione. Altro fattore importante è che, il ricorso a questo sistema, non solo assorbe il moto ondoso, rallentandolo ma evita che si formi quella sorta di ristagno dell’acqua tra la riva e le scogliere emerse, favorendo il naturale ricambio dell’acqua. Una proposta pronta per essere sottoposta in maniera articolata alla Regione. In attesa di capire se e quanto sia percorribile questa soluzione, Comune e Regione stanno proseguendo piuttosto celermente con la posa in opera delle scogliere emerse, pronte a far ripartire i lavori non appena terminata la stagione estiva con il completamento del secondo stralcio della prima tranche, per poi prosegui a inizio 2024, con la seconda tranche.

Marisa Colibazzi