"Tensostrutture in condizioni indecorose"

Il meloniano Calcinari contro gli impianti per le attività di educazione fisica per gli alunni di medie e primaria

"Tensostrutture in condizioni indecorose"

"Tensostrutture in condizioni indecorose"

Quando, un paio di anni fa, vennero installate le due piastre polivalenti (una in via Isonzo, di fianco alla bocciofila, a servizio della scuola Bacci; l’altra, di fianco alla scuola di Piane Tenna) con tanto di copertura, destinate alle attività di educazione fisica per gli alunni delle scuole medie e primaria del capoluogo e per la primaria di Piane Tenna, non erano mancate polemiche sul fatto che si trattava di tensostrutture sostitutive sì, di una palestra vera e propria, ma comunque sprovviste dei servizi essenziali come spogliatoi e bagni. Un servizio quest’ultimo, cui si è sopperito ricorrendo a bagni chimici "che, dopo il lungo utilizzo, sono in condizioni indecorose – commenta Gionata Calcinari, capogruppo consiliare di FdI – e, per poterne usufruire, i ragazzini devono uscire dalla tensostruttura dove praticano attività fisica". Il fatto è che questo stato di cose è destinato ad avere un prosieguo visto che l’amministrazione ha appena deciso di acquistare queste due tensostrutture, per le quali le spese di noleggio finora erano state versate dal Ministero (in seguito alla partecipazione a un bando pubblico). Di fatto, si tratta del riscatto dei due capannoni per un totale di 12mila euro. La critica di Fd’I non riguarda tanto questa acquisizione, quanto il fatto che "a distanza di 7-8 anni da quando è mancata la disponibilità della palestra del capoluogo a causa del sisma – puntualizza - e da quando gli spazi di Piane Tenna destinati all’educazione fisica sono stati utilizzati per attività didattiche, l’amministrazione non è riuscita ad elaborare una soluzione alternativa degna. Così, i nostri bambini, nelle ore di ginnastica, non hanno spogliatoi per cambiarsi (solo per le femminucce è stato ricavato uno spazio ‘riservato’, ndr) e non hanno servizi igienici interni alla tensostruttura per cui, in caso di necessità, sudati e accaldati, con qualsiasi temperatura, devono uscire per utilizzare i bagni chimici. Una assurdità".

Se per il complesso ‘Bacci’, il disagio è destinato a durare almeno fino al 2026 (quando saranno ultimati i lavori per la nuova scuola e la nuova palestra comunale), trovare una soluzione per la situazione alla scuola di Piane Tenna si prospetta più complicato, "non essendo possibile recuperare gli spazi adibiti pre Covid 19 a palestra, in quanto occupati definitivamente dalle aule necessarie per il corretto svolgimento delle attività" affermano gli amministratori.

Marisa Colibazzi