Truffa telefonica del finto carabiniere, ma l’anziana non ci casca

Una anziana di Fermo sfugge a tentativo di truffa telefonica da parte di falsi carabinieri, grazie alla sua prontezza e alla mancanza di figli. La donna ha smascherato i truffatori e li ha messi in fuga, dimostrando la necessità di diffidare da richieste sospette.

Truffa telefonica del finto carabiniere, ma l’anziana non ci casca

Truffa telefonica del finto carabiniere, ma l’anziana non ci casca

Hanno utilizzato la stessa tecnica con la quale qualche giorno fa avevano raggirato un’anziana di Porto San Giorgio, ma questa volta hanno trovato pane per i loro denti: la vittima, già in allerta per aver letto sui giornali quanto accaduto in precedenza e grazie anche la continua opera d’informazione delle forze dell’ordine, non si è fatta truffare e li ha messi in fuga. E’ accaduto in via Sant’Antonio a Fermo, dove una 90enne è stata contattata al telefono di casa da un finto carabiniere che le ha raccontato la solita storia, ovvero che suo figlio aveva investito una donna e che l’assicurazione non avrebbe coperto i danni, pertanto, se voleva evitare l’arresto del giovane, avrebbe dovuto consegnare tutti i suoi averi ad una donna che si sarebbe presentata alla sua porta per riscuotere. Peccato che hanno sbagliato un piccolo particolare, l’anziana potenziale vittima non ha figli, e la persona indicata con quel nome era il nipote. A quel punto ha capito che si stava parlando con un malintenzionato e ha stroncato il tentativo di truffa sul nascere. "Ero in casa – racconta la 90enne fermana – quando ho sentito squillare il telefono. Alla mia risposta un uomo, spacciandosi per carabiniere, mi ha detto che un mio parente, chiamandolo per nome, aveva investito una donna e che, se non avessi pagato i danni procurati, sarebbe finito in manette. In lontananza sentivo una voce maschile che diceva: mi arrestano, mi arrestano. Poi il finto carabiniere mi ha detto che era mio figlio che chiedeva aiuto. E’ qui che hanno commesso un errore perché io non ho figli e al nome indicato dai malviventi corrispondeva quello di mio nipote. Mi sono insospettita e ho iniziato a fare domande. Alla fine mi sono resa conto che era un tentativo di truffa e con il cellulare ho telefonato chiamato a mio nipote che si trovava da tutt’altra parte rispetto a quanto affermato dal finto militare dell’Arma. Così che ho avuto la conferma che si trattava di una messinscena". A quel punto, quando l’anziana ha smascherato i truffatori, l’uomo al telefono ha riattaccato e la donna, che si doveva presentare per riscuotere denaro e monili in oro, si è data alla fuga. Il solito appello: diffidate da chi si chiama al telefono o suona alla porta di casa con pretese assurde.

Fabio Castori