REDAZIONE FERMO

Unicef e Ong, un grande impegno

Per fortuna ci sono organizzazioni che si occupano di contrastare il problema del lavoro minorile e dei problemi a esso connessi. Prima fra tutte l’Unicef, ente delle Nazioni Unite (Onu) fondato nel 1946 che si occupa di portare aiuti e costruire progetti di sviluppo per i minori in 190 Paesi del mondo. Oppure ‘Save the Children’, una Ong ancora più antica, fondata nel 1919. Ha sede a Londra e si occupa di tutelare i diritti dei bambini e degli adolescenti in molte parti del mondo, soprattutto nei contesti caratterizzati da guerre e calamità naturali. Ce ne sono molte altre di organizzazioni simili. Ma, studiando e analizzando la questione, ci siamo resi conto che c’è un problema di fondo che spinge i minori a lavori malpagati e spesso insicuri: si tratta della povertà. Sono infatti le famiglie più povere quelle costrette a ritirare i propri figli da scuola per spingerli il prima possibile in un mercato del lavoro privo di tutele e di certezze. Dare un calcio alla povertà vorrebbe dire dare un calcio al motivo che genera tutto questo. E del resto, ‘Sconfiggere la povertà’ non è forse il primo obiettivo dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile? Ed il secondo, non è forse ‘sconfiggere la fame’? Mentre il quarto obiettivo recita: ‘Istruzione di qualità’. Un nuovo modo di condividere la ricchezza e la bellezza di questo mondo potrebbe essere la soluzione a tutti questi problemi.

Classe II A