Unità nazionale e forze armate. Ecco i cinque nuovi cavalieri

Il titolo al merito per personaggi che si sono particolarmente distinti nelle loro comunità

Unità nazionale e forze armate. Ecco i cinque nuovi cavalieri

Unità nazionale e forze armate. Ecco i cinque nuovi cavalieri

Una spruzzata di neve e l’aria di novembre, il cielo azzurro come si conviene per un giorno di quelli importanti. Il 4 novembre si celebra l’unità nazionale e le forze armate, un momento di riflessione che porta il ricordo di chi non c’è più, di chi si impegna ogni giorno, di chi indossa la divisa e si riconosce in una bandiera. A Fermo, come da tradizione, ci si ritrova in Cattedrale, ad aprire le celebrazioni le parole del vescovo, Rocco Pennacchio, di fronte a sindaci, autorità, autorità civili e militari, a raccomandare sempre di mettere al centro l’uomo e la sua dignità, in ogni azione quotidiana. È di fronte al monumento ai caduti che c’è il secondo momento di questo giorno intenso, con il prefetto Michele Rocchegiani a leggere il pensiero del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Ministro della Difesa Guido Crosetto, a ricordare entrambi l’impegno di tutti i corpi di sicurezza ma anche il panorama di guerre e di violenza che viviamo oggi, cercando sempre il dialogo e provando invece a seguire la pace, anche in un futuro che sembra carico di sfide minacciose: "Soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri e personale civile della Difesa, il vostro lavoro quotidiano è essenziale per l’avvenire sicuro e pacifico della nostra comunità e della più ampia comunità internazionale. La Repubblica vi è grata", le parole di Mattarella. Dunque, uomini e donne in uniforme che meritano la gratitudine di tutti, è stato detto, prima di spostare per un omaggio anche al monumento ai caduti di Capodarco e di Torre di Palme. C’è poi il tempo di sottolineare il valore di alcune persone che si sono particolarmente distinte nelle loro comunità di riferimento, tanto da meritare il titolo di cavaliere al merito della Repubblica, nel palazzo della Prefettura.

Per primo è stato insignito del cavalierato il generale Mauro Coppari, accompagnato dal consigliere comunale di Amandola Riccardo Tassi e dal colonnello Domenico Troiani. Il generale, si legge nella motivazione, si è sempre distinto per le sue qualità culturali, professionali e morali, nel corso del servizio al tribunale di sorveglianza militare di Roma. Cavaliere anche Lanfranco Ceroni, accompagnato dall’assessore regionale Goffredo Brandoni e dal sindaco di Rapagnano Elisabetta Ceroni, premiato per il suo lavoro di imprenditore edile per gli impegni importanti come membro del direttivo Ance di Confindustria Fermo e presidente della cassa edile di Ascoli e Fermo. E ancora, cavaliere Savino Marè, accompagnato dal sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, per il suo impegno come socio promotore dell’associazione nazionale vittime civili di guerra, fotografo e attore. Per il suo impegno nella musica, per le notevoli esperienze artistiche, per l’impegno nel valorizzare i giovani talenti, cavaliere anche il maestro Marco Sollini, pianista, insieme a Salvatore Barbatano anima del festival Armonie della Sera, per lui in prefettura l’assessore di Porto Sant’Elpidio Maria Laura Bracalente.

L’ultimo insignito della giornata, assente per impegni, è l’imprenditore Andrea Montelpare, premiato anche per il suo impegno nel sociale, nel contrasto alla povertà, nei doni fatti ai bambini che non possono comprarsi le scarpe di calzature di qualità.

Angelica Malvatani