Usare le mani ai tempi della tecnologia : "Nei bimbi scarsa abitudine a scrivere"

La grafologa Vita racconta: "Importante proprio il periodo della prima infanzia"

Un percorso formativo intenso e apprezzato dagli insegnanti quello legato all’arte calligrafica, per il progetto fermano si sono impegnati il maestro Andrea Gentili e le grafologhe Romina Vita, Francesca Capriotti e Bianca Maria Orlandoni che poi hanno valutato le pagine scritte dai bambini, con precisione, attenzione, impegno e anche fatica. La grafologa Vita ha commentato: "Il festival che abbiamo messo in piedi è cresciuto tanto dallo scorso anno, è un impegno anche culturale fondamentale. Il percorso formativo era dedicato alle insegnanti di scuola primaria ma quest’anno si sono unite anche docenti della materna ed è una grande soddisfazione visto che il gesto grafico si precisa proprio nella prima infanzia". Uno spazio è stato dedicato anche alle insegnanti di scuola media che però si sono concentrate sul come captare i segnali di allarme per gli studenti in difficoltà con la scrittura: "Quello che mi ha colpito, prosegue la grafologa, è stato il ritorno delle insegnanti del secondo livello che hanno deciso di proseguire dopo il primo corso dello scorso anno. Con noi condividono anche problemi e difficoltà e la scarsa abitudine dei bambini ad usare le mani proprio per scrivere".

L’approccio alla scrittura corsiva viene affrontato attraverso tre argomenti cardine, la postura, l’impugnatura e la continuità grafica. Il festival ha poi vissute ben tre cerimonie di premiazione, a Porto San Giorgio, Montegiorgio e ieri a Fermo, alla presenza dell’assessore alla cultura Micol Lanzidei, del presidente di Confindustria Fabrizio Luciani, di tanti insegnanti illuminati, di genitori orgogliosi, delle parole dei piccoli scritte su una pagina bianca che apre la mente e i pensieri e fa volare le parole.