Viaggio nel blocco operatorio: "Quasi 5mila interventi nel 2023"

Il vertice dell’Ast per presentare i numeri del Murri: "Qui massima integrazione tra professionisti di alto livello"

Viaggio nel blocco operatorio: "Quasi 5mila interventi nel 2023"

Viaggio nel blocco operatorio: "Quasi 5mila interventi nel 2023"

Una squadra che si prende cura delle persone, al settimo piano dell’ospedale Murri. È il mondo del blocco operatorio, il luogo in cui si realizzano interventi chirurgici anche complessi, dove si lavora in squadra e in stretta sinergia. A parlarne ieri in ospedale, con il direttore Roberto Grinta e la direttrice medico ospedaliera Elisa Draghi, insieme con Stefano Dallari, direttore della Uoc otorinolaringoiatria e direttore del dipartimento chirurgia, il direttore del dipartimento materno-infantile, Alberto Maria Scartozzi, quello della Uoc rianimazione-terapia intensiva, Luisanna Cola, e quello delle professioni sanitarie e infermieristiche, Renato Rocchi. Con loro il coordinatore del blocco e della centrale di sterilizzazione, la funzione organizzativa Claudio Carosi. Grinta ha sottolineato che i validissimi professionisti che operano nel blocco operatorio possono contare su tecnologie all’avanguardia: "Abbiamo aumentato la mobilità attiva nella nostra regione e anche quella extraregionale. Nel nostro blocco arrivano anche pazienti da fuori regione". "Il blocco è guidato dalla direzione medica di presidio – aggiunge la direttrice Draghi –, nel 2023 sono stati eseguiti 4.821 interventi, anche molto complessi sia come prestazioni che come tipologia. Vantiamo una equipe multidisciplinare di primissimo livello. Abbiamo 5 sale: una riservata alle urgenze mentre le altre 4 sono per attività programmate. Vi operano la chirurgia generale, diretta da Silvio Guerriero, l’urologia con Mahmoud Yehia, l’ostetricia-ginecologia con Alberto Maria Scartozzi, l’ortopedia-traumatologia con Federico Lamponi, l’Otorinolaringoiatria con Stefano Dallari ed è a disposizione anche dell’Oculistica, con Carlo Sprovieri, per i casi più complessi". Ovviamente imprescindibile il ruolo della rianimazione, diretto da Luisanna Cola, per la preparazione dei pazienti e per la presa in carico dopo l’intervento. Per il direttore Stefano Dallari, nel blocco spicca "la sinergia ottimale tra professionisti, dunque il rapporto virtuoso tra varie professionalità e team" è la chiave di volta.

Gli fa eco il direttore delle professioni sanitarie, Rocchi: "Nel blocco si vive la massima integrazione tra professionisti che vantano competenze di alto livello. Abbiamo il personale adeguato al numero di casi che affrontiamo". Il direttore Cola ha sottolineato l’importanza della medicina peri-operatoria: "La chirurgia Eras (Enhanced Recovery After Surgery) contribuisce a diminuire l’ospedalizzazione e questo incide positivamente sulle liste di attesa. Vantiamo tecnologie di altissimo livello e importanti professionalità".

La riprova, come rimarcato anche da Grinta, è il fatto che "nel nostro blocco sta aumentando la complessità dei casi". A fornire i numeri ci ha pensato Carosi: "Nel 2023 abbiamo effettuato 4.821 tra cui 809 per la Chirurgia, 1.128 per l’Ortopedia, 962 per l’Ostetricia, 1.276 per l’Urologia e 336 per l’otorinolaringoiatria. Le sedute in elezione sono state 855. L’equipe che opera solitamente è composta da un anestesista, dai 2 ai 4 chirurghi e da 3 infermieri. Abbiamo anche macchinari di elevata tecnologia come il Biopreserve e l’aspiraliquidi Neptune". Carosi ha mostrato le fasi di sterilizzazione e lavaggio dei materiali, fondamentali per garantire la sicurezza e il corretto uso di strumenti e materiali a disposizione dei medici, un mondo affascinante e asettico nel quale si costruisce il primo passo verso la guarigione.

Angelica Malvatani