Zangrillo: "Tanti contatti con l’estero". Camerlengo: "I clienti cercano novità"

La centesima edizione di Expo Riva Schuh si è conclusa e la rassegna ha confermato tutto il suo ruolo di...

Zangrillo: "Tanti contatti con l’estero". Camerlengo: "I clienti cercano novità"

Zangrillo: "Tanti contatti con l’estero". Camerlengo: "I clienti cercano novità"

La centesima edizione di Expo Riva Schuh si è conclusa e la rassegna ha confermato tutto il suo ruolo di più importante fiera internazionale nel segmento della produzione di volume. I numeri evidenziano l’importanza Expo Riva Schuh & Gardabags: circa 1300 tra espositori, ditte rappresentate e brand provenienti da 39 nazioni, fra cui i maggiori Paesi produttori mondiali. Animano l’area dedicata a borse, valigeria e accessori di Gardabags circa 50 aziende (da Bangladesh, Cina, Germania, India, Italia, Portogallo, Spagna e Turchia). Una superficie espositiva di 50.000 mq lordi, 11 padiglioni al completo e 5 hotel accolgono visitatori provenienti storicamente per il 30% dall’Italia e per il 70% dall’estero (di questi l’80% dal continente europeo). Ben 21 gli eventi organizzati in 5 aree tematiche con talks, appuntamenti di business e celebrazioni per la 100ma edizione. Una rassegna che è stata vissuta con un cauto ottimismo da parte degli operatori del distretto del fermano. Simona Zingrillo del calzaturificio Karisma di Porto Sant’Elpidio ha detto: "Abbiamo constatato che in questa edizione di Expo Riva Schuh sono tornati compratori provenienti da Paesi molto lontani come ad esempio Messico, Colombia e Israele che unitamente a operatori provenienti dalla Polonia, Grecia, Spagna e Inghilterra ci hanno permesso di instaurare nuovi contatti estremamente importanti per la nostra azienda. Qui a Riva del Garda a differenza di altre rassegne gli ordini di volume ci permettono di pianificare meglio i carichi produttivi da svolgere nel corso dell’anno. Le novità? Già dalla collezione della primavera estate e l’abbiamo confermata nella collezione autunno inverno per il prossimo anno abbiamo abbinato alla produzione di calzature anche quella delle borse e il mercato ha reagito molto positivamente. La nostra azienda è cresciuta mediamente ogni anno del 20% e questo è senza dubbio positivo e conferma la validità delle strategie aziendali che abbiamo deciso di adottare. La crisi nel Mar Rosso? "Sì, purtroppo la avvertiamo. Produciamo in Cina con modelli e caratteristiche che decidiamo nel nostro headquarter di Porto Sant’Elpidio. I container carichi della nostra merce non potendo passare per il canale di Suez sono costretti a circunnavigare l’Africa con conseguente aumento dei costi".

Samuele Camerlengo del calzaturificio Lorenz di Fermo ha aggiunto: "Le condizioni del meteo e le modifiche del clima hanno ovviamente influito negativamente sulle vendite delle calzature delle collezioni autunno inverno dello scorso anno. Però in alcuni Paesi del nord le vendite sono andate bene e gli operatori presenti a Riva del Garda hanno voluto così effettuare nuovi ordini e abbiamo notato che nonostante tutto c’è la voglia di trovare qualche novità da proporre alla propria clientela ma con particolare attenzione ai prezzi".

Vittorio Bellagamba