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Addio a Paolo Georgacopulo, pioniere della chirurgia pediatrica
Paolo Georgacopulo, chirurgo pediatrico del Sant’Anna scomparso il 7 giugno, era triestino, padre greco, madre austriaca, studi a Trieste dove il padre era primario chirurgo. Fu a Torino che scoprì l’amore per la chirurgia pediatrica frequentando al Regina Margherita il Reparto del professor Solero, assieme all’amico Umberto Bosio. Parte di un gruppo di chirurghi prestigiosi, si trasferì all’Università di Sassari poi, agli inizi degli anni 60, all’Università di Ferrara in Patologia chirurgica. A Ferrara si dedicò con grande passione alla chirurgia dei bambini, allora pionieristica, sino a realizzare, con tenacia e determinazione il reparto di Chirurgia pediatrica dell’Arcispedale Sant’Anna. I primi collaboratori, a cui dedicava molto tempo per la formazione, furono Andrea Franchella, Giovanna Riccipetitoni, Gloria Pelizzo e un allora studente Fawzi Shweiki. Contribuì alla formazione di molti giovani chirurghi italiani e stranieri, compreso l’attuale direttore della Chirurgia pediatrica estense Claudio Vella. Paolo Georgacopulo aveva una mentalità e un approccio internazionale, grazie alla sua conoscenza di 5 lingue ( italiano, francese, tedesco, inglese, spagnolo e greco) era ben inserito nel mondo chirurgico europeo e internazionale, stringendo rapporti di amicizia e collaborazione con importanti chirurghi: Michel Carcassonne, Denis Pellerin, Jean Prevot, Claire Fékété, Moiro Kasai, Jose Boix-Ochoa, Sidney Cywes. Fu rappresentante per l’Italia nel Wofaps (World Federation of Associations of Pediatric Surgeons) nel periodo 1996-1999. Nel 2013 è stato insignito della prestigiosa Medaglia Soave dalla Società Italiana di Chirurgia Pediatrica. Negli ultimi anni della sua carriera si era particolarmente dedicato alla cooperazione internazionale con missioni in Centro America aprendo la strada all’impegno del Gruppo Chirurgico Ferrarese nei Paesi a risorse limitate.