Al Meis si parla di educazione ed eguaglianza

Il tema di ’Articolo 3 - Diversi tra uguali’ fa tappa oggi Ferrara: conferenza con Marco Rossi Doria e Benedetto Carucci Viterbi

In una rassegna sull’articolo della Costituzione Italiana che sancisce l’uguaglianza tra i cittadini non poteva mancare un appuntamento dedicato al diritto all’istruzione. La Carta impegna lo Stato a garantire che il merito sia l’unica distinzione per raggiungere i gradi più alti nel percorso formativo, eppure ancora sussistono gravi disparità. In un mondo dove le opportunità cambiano velocemente, è lecito chiedersi anche se l’Istruzione sia ancora lo strumento principale di crescita personale e di uguaglianza sociale. Saranno queste le questioni al centro della tappa di Ferrara di ’Articolo3 - Diversi tra uguali’, dal titolo ’Uguaglianza: Istruzione ed educazione civile’. Il dibattito sarà ospitato dal Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah - MEIS, oggi alle 17.30 e vedrà confrontarsi Marco Rossi Doria, insegnante e presidente dell’impresa sociale ’Con i bambini’ e Benedetto Carucci Viterbi, rabbino e preside del Liceo ebraico di Roma ’Renzo Levi’. Moderatore sarà il giornalista Cristiano Bendin, responsabile della redazione di Ferrara di Il Resto del Carlino. Per info e prenotazioni per la conferenza delle 17.30 scrivere a eventi.meis@coopculture.it. La rassegna, a cura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (Ucei), è stata ideata per celebrare i 75 anni della Costituzione Italiana ed è strutturata come un viaggio in sei città, attraverso sei dialoghi e sei diverse declinazioni del principio d’uguaglianza, promosso e tutelato dall’Articolo 3 della Carta fondante della nostra Repubblica. Nelle tappe precedenti si è parlato di Diritto e giustizia (Roma), Diritti dell’uomo (Torino), Ambiente e giustizia climatica (Venezia), Lavoro e genere (Napoli), Cittadinanza e diritti (Milano). Altro significativo filo conduttore dei diversi dialoghi è il punto di vista ebraico sul principio e le condizioni dell’uguaglianza nel rispetto delle diversità; una riflessione, cioè sul contributo storico, culturale e valoriale che gli ebrei e l’ebraismo hanno dato attraverso i secoli e continuano a dare alle società in cui vivono e alla costruzione della convivenza democratica. Una frase del Talmud in particolare sottolinea l’importanza che l’istruzione ha sempre avuto nella tradizione ebraica: “tre cose non hanno limiti: la preghiera, la giustizia e lo studio”. È opportuno ricordare inoltre che la stessa Costituzione Italiana è nata in risposta a una dittatura che, attraverso le leggi razziste, tra i primi diritti, ha cancellato proprio quello all’istruzione per i cittadini ebrei.

re. fe.