Allarme dipendenza. Alcol, dati in aumento. Quasi 360 ferraresi pronti a chiedere aiuto

Con un incremento lo scorso anno del 6.9% rispetto al 2022 "E crescono i pazienti più giovani tra 18 e 29 anni". Ecco lo studio .

Allarme dipendenza. Alcol, dati in aumento. Quasi 360 ferraresi pronti a chiedere aiuto

Allarme dipendenza. Alcol, dati in aumento. Quasi 360 ferraresi pronti a chiedere aiuto

Solo lo scorso anno sono stati 358 a Ferrara, con un incremento del 6,9% rispetto all’anno precedente e un tasso di incidenza passato da 3.69 a 4.54 nuovi pazienti ogni 10.000 residenti. Numeri allarmanti, riferiti agli utenti con problemi legati alla dipendenza da alcol che si sono rivolti ai Centri alcologici per seguire un trattamento, che emergono da “Alcohol Prevention Day” (Apd), ricorrenza realizzata dall’Osservatorio nazionale alcol dell’Istituto superiore di sanità e dal centro dell’Oms. "L’Apd – così una nota – coinvolge tutti gli interlocutori che partecipano attivamente alla programmazione e all’attuazione degli interventi utili a garantire livelli elevati di tutela della salute e di sicurezza, individuali e collettivi, sostenuti dall’incremento della consapevolezza dei rischi e danni legati all’alcol". Fra i quali anche i servizi dell’Ausl dedicati a questo tema.

L’alcol è una sostanza che interagisce sia a livello psichico che fisico. Se da una parte viene riscontrata una particolare vulnerabilità alla ricerca di un effetto ansiolitico, dall’altra molto spesso ciò che prevale è l’effetto disinibente. In relazione ad aspetti personali e contestuali, l’assunzione importante infatti può portare a slatentizzare agiti aggressivi e inopportuni, esponendo a situazioni di pericolo anche ragazzi molto giovani che vengono coinvolti in situazioni penalmente rilevanti.

Così la responsabile dell’Osservatorio dipendenze patologiche dell’Ausl, Cristina Sorio: "Gli utenti con problemi legati alla dipendenza da alcol che si sono rivolti ai centri alcologici per seguire un trattamento, nel 2023 hanno subito un incremento del 6,9% rispetto all’anno precedente e un tasso di incidenza passato da 3.69 a 4.54 nuovi pazienti. Un target in prevalenza maschile (70,7%), con un’età media di 47.7 anni (maschi 46.4; femmine 49.3). Le classi di età maggiormente rappresentate vanno dai 40 ai 59 anni. Da segnalare un incremento dei pazienti più giovani con età compresa tra i 18 e i 29 anni, che passa dal 4.7% nel 2015 al 8.1% sul totale degli utenti nel 2023".

"Ciò che inizialmente era identificato come un bere socializzante e ricreativo – aggiunge la direttrice del Serd, Luisa Garofani – è diventato, nel contesto odierno, una vera e propria stampella necessaria per modulare aspetti di disagio psichico, difficoltà emotive e senso generale di inadeguatezza". Il lavoro di sensibilizzazione oggi mira anche a responsabilizzare su un costume o un’innocua modalità comportamentale, che da ricreativa può invece essere particolarmente nociva a tutti i livelli: biologico, psicologico e sociale. A complicare il quadro odierno è l’utilizzo dell’alcol come facilitatore sociale e interpersonale. "L’incontro con gli altri – riferisce Elisa Massimo, psicologa ed operatrice dell’Unità di strada del Serd – di così vitale importanza in un periodo come l’adolescenza, troppo spesso viene sovrastato da un rapporto privilegiato con l’alcol, con conseguente riduzione della spontaneità dell’incontro e della possibilità di sperimentare nuove modalità di relazione". In occasione di aprile, mese della prevenzione alcologica, verranno promosse dal servizio dipendenze dell’Ausl diverse iniziative nelle Case della comunità e su tutto il territorio ferrarese.